31.1.11

Never ever

27.09.1988 - Non ho mai pagato la quota di iscrizione alla P2.
13.09.1993 - Non ho mai detto che fonderò un partito, il mio partito non ci sarà mai.
20.10.1993 - Non ho mai usato i miei mezzi mediatici per aggredire un concorrente.
01.11.1993 - Non ho mai promesso, offerto o pagato tangenti a chicchessia, lo giuro.
11.01.1994 - Non ho mai interferito con la linea del Giornale.
07.04.1994 - Non ho mai parlato a vuoto in vita mia, la mia vita lo dimostra.
16.05.1994 - Non ho mai messo in discussione l'indipendenza dei magistrati.
30.05.1994 - Non mi occuperò mai di questioni televisive.
08.06.1994 - Non ho mai auspicato una Rai filogovernativa, io la voglio indipendente.

09.06.1994 - Non ho mai nepure fatto spostare una pianta, in Rai.
16.06.1994 - Non ho mai promesso di vendere le mie emittenti.
23.06.1994 - Non ho mai pronunciato la parola Condono.
15.10.1994 - Non ho mai mancato un traguardo.
28.10.1994 - Non ho mai avuto la foto di Agnelli sul comodino.
05.11.1994 - Non ho mai escluso, né detto, né pensato "dopo di me, il diluvio".
22.11.1994 - Non ho mai corrotto nessuno.
23.12.1994 - Non ho mai fatto appelli al popolo.
28.01.1995 - Non ho mai detto di essere Presidenzialista.
07.03.1995 - Non ho mai attaccato le istituzioni italiane.
13.04.1995 - Non ho mai avuto una spinta irrefrenabile a stare a Palazzo Chigi.
17.04.1995 - Non ho mai detto che Prodi è un utile idiota e la Palombelli una gallina.
31.05.1995 - Non ho mai emesso fatture false.
15.10.1995 - Non ho mai pagato tangenti alla Guardia di Finanza, lo giuro.
13.07.1998 - Non ho mai pagato tangenti a Craxi.
12.11.1998 - Non ho mai saputo niente della frode su cui indagano i Pm spagnoli.
01.10.1999 - Non ho mai sentito nominare Paolo Borsellino.
04.07.2000 - Non ho mai detto che Dino Zoff è indegno o dilettante.
06.12.2000 - Non ho mai detto che dimezzerò i reati.
07.12.2000 - Non ho mai sentito parlare di All Iberian.
11.04.2001 - Non ho mai avuto società Offshore, sono assolute falsità.
03.10.2001 - Non ho mai detto che la civiltà occidentale è superiore all’Islam.
28.03.2001 - Non ho mai rivolto un'offesa a Indro Montanelli.
01.12.2002 - Non ho mai messo piede in Rai.
09.05.2003 - Non ho mai pagato tangenti.
17.06.2003 - Non ho mai conosciuto o ricevuto telefonate dal dottor Squillante.
09.03.2004 - Non ho mai detto di essere l'Unto del Signore.
10.12.2004 - Non ho mai pagato tangenti ai Giudici.
05.04.2005 - Non ho mai detto che la sinistra porterebbe miseria, terrore, morte.
10.09.2005 - Non ho mai insultato nessuno.
11.09.2005 - Non ho mai usato nessuna arma di potere contro gli avversari.
16.11.2005 - Non ho mai detto di voler costruire case per tutti i poveri.
06.01.2006 - Non ho mai fatto affari con la politica, anzi, ci ho sempre rimesso.
20.01.2006 - Non ho mai difeso Mani Pulite, né tantomeno Di Pietro.
26.01.2006 - Non ho mai saputo che mio fratello vendesse Decoder.
26.01.2006 - Non ho mai giovato di leggi Ad Personam: molte le "Contra Personam".
24.10.2006 - Non ho mai attaccato il Presidente Napolitano.
25.04.2007 - Non ho mai detto che Biagi non dovesse continuare in Rai.
07.07.2007 - Non ho mai ordinato schedature al Sismi.
07.09.2007 - Non ho mai fatto alcun Editto Bulgaro.
29.10.2007 - Non ho mai comprato Senatori per far cadere Prodi.
10.04.2008 - Non ho mai offerto a Di Pietro il Ministero dell'Interno.
24.10.2008 - Non ho mai detto che manderemo la polizia nelle scuole.
12.02.2009 - Non ho mai attaccato la Costituzione.
06.05.2009 - Non ho mai candidato veline.
06.05.2009 - Non ho mai usato termini sgradevoli sulle donne.
06.05.2009 - Non ho mai - negli ultimi 15 anni - offeso o insultato l'Opposizione.
20.05.2009 - Non ho mai conosciuto David Mills.
21.05.2009 - Non ho mai pagato David Mills.
23.05.2009 - Non ho mai detto che il Parlamento è dannoso.
26.05.2009 - Non ho mai mentito sul caso Noemi.
28.05.2009 - Non ho mai avuto rapporti piccanti con Noemi.
04.06.2009 - Non ho mai fatto una gaffe in vita mia.
05.06.2009 - Non ho mai detto che il papà di Noemi era l'autista di Craxi.
19.06.2009 - Non ho mai parlato di Complotto Oscuro.
19.06.2009 - Non ho mai detto "temo di essere spiato".
19.06.2009 - Non ho mai detto "il mio avvocato è uscito pazzo".
24.06.2009 - Non ho mai pagato per una donna.
27.06.2009 - Non ho mai detto di chiudere la bocca a chi parla di crisi.
10.07.2009 - Non ho mai attaccato la stampa.
15.08.2009 - Non ho mai chiesto un incontro con il Papa.
18.08.2009 - Non ho mai organizzato festini.
20.08.2009 - Non ho mai invitato a casa mia persone poco serie.
10.09.2009 - Non ho mai pagato per una prestazione sessuale.
11.09.2009 - Non ho mai avuto rapporti con una Escort.
18.09.2009 - Non ho mai frequentato Minorenni.
09.10.2009 - Non ho mai subito condanne, sono sempre stato assolto.
13.10.2009 - Non ho mai attaccato i magistrati, ma loro sì me, da 15 anni.
19.10.2009 - Non ho mai fatto alcuna gaffe.
03.11.2009 - Non mi sono mai lasciato ricattare da nessuno.
05.11.2009 - Non ho mai avuto alcuna relazione con la signorina Noemi.
06.11.2009 - Non ho mai pensato al Quirinale.
04.12.2009 - Non ho mai detto nulla contro Fini.
11.01.2010 - Non ho mai fatto leggi Ad Personam: erano Ad Libertatem.
25.04.2010 - Non ho mai litigato con nessuno.
30.04.2010 - Non ho mai detto che Fini è un traditore.
07.05.2010 - Non ho mai parlato di Congiure.
25.05.2010 - Non ho mai avuto Conflitti di Interesse.
27.05.2010 - Non ho mai avuto la sensazione di essere al potere (citando il Duce).
27.05.2010 - Non ho mai fatto leggi Ad Personam. Erano per la collettività.
28.05.2010 - Non ho mai messo le mani nelle tasche degli italiani.
02.06.2010 - Non ho mai sostenuto l'Evasione Fiscale.
20.08.2010 - Non ho mai incentivato le campagne del Giornale contro Fini.
30.09.2010 - Non ho mai comprato voti.
07.10.2010 - Non ho mai minacciato elezioni.
22.10.2010 - Non ho mai chiesto il Lodo Alfano.
30.10.2010 - Non ho mai chiamato la Questura per il rilascio di Ruby.
04.11.2010 - Non ho mai cacciato Fini dal Pdl.
29.11.2010 - Non ho mai partecipato a festini selvaggi.
05.12.2010 - Non ho mai guadagnato nemmeno un dollaro da Mosca, lo giuro.
20.12.2010 - Non ho mai fatto male a nessuno, sono sempre generoso con tutti.
22.12.2010 - Non ho mai utilizzato posti di Governo per attrarre nuovi Deputati.
22.12.2010 - Non ho mai proposto leggi Ad Personam: io ho sempre provato a fermarle.
05.01.2011 - Non ho mai avuto una tresca con una donna di sinistra.
14.01.2011 - Non ho mai detto che per la Fiat sarebbe giusto andare all'estero.
16.01.2011 - Non ho mai pagato per una donna, ho una relazione stabile.
16.01.2011 - Non ho mai parlato della mia fidanzata per non esporla ai media.
28.01.2011 - Non sono mai fuggito dai magistrati, mai.

28.1.11

L’ultimo confine è la censura sui libri - Maurizio Maggiani

ALLA FINE della Seconda Guerra gli Alleati vittoriosi nel dare mano alle grandi retate di criminali e collaborazionisti delle sconfitte dittature, non si dimenticarono degli intellettuali, e con loro, fatti salvi quelli che servivano per scopi strategici - scienziati, crittografi, storici, utili al nuovo quadro politico - con gli altri furono piuttosto duri, persino durissimi.
Ezra Pound, probabilmente il più grande poeta del ‘900, fu accusato, giustamente, per tradimento del suo paese, gli Usa, di collaborazionismo attivo e pervicace con il fascismo, e condannato a passare il resto dei suoi giorni in un manicomio criminale. Solo la mobilitazione di molti importanti intellettuali, primo tra tutti il ben noto filocomunista Ernest Hemingway, riuscì a fargli pubblicare le opere e trascorrere la parte ultima della sua vita in pace, là dove voleva vivere, nell’Italia dei suoi Cantos. Il più geniale e innovativo degli scrittori del ‘900, Ferdinand Celine, antisemita conclamato e filonazista, fu incarcerato, condannato alla morte civile, e non ebbe mai la possibilità di una vita decente, in perenne miseria e trattato come un reietto dai suoi connazionali e compaesani, e se riuscì a pubblicare i suoi capolavori fu solo in virtù dell’editore progressista per antonomasia, Gallimard.
C’è un episodio bello e commovente riguardo al grande musicista tedesco Richard Strauss. Accusato di aver sostenuto il regime nazista –accusa per altro assai controversa - fu messo al bando dalle autorità di occupazione e gli fu proibita qualunque forma di presenza pubblica. A lui, non alla sua musica; e quando il Metropolitan di New York mise in scena forse la sua più bella opera, il Rosen Cavalier, il vecchio musicista, ormai ai suoi ultimi giorni, volle andarla a vedere. Fece un lungo e faticoso viaggio, e quando giunse al teatro non trovò che un posto nelle ultime file, dove si accomodò in grande timidezza. Ma fu notato da una signora, una nota esponente dell’intellettualità ebraica e progressista della città che lo prese per mano e lo portò nella prima fila, dove lo fece accomodare al posto del marito tra gli applausi del pubblico, per il musicista e per la signora. C’è un tabù religiosamente coltivato nel cuore più intimo e infrangibile delle democrazie, che non è detto sia rispettato in ogni occasione anche dai loro governi, ma coltivato universalmente dai loro cittadini, dalle pubbliche opinioni, in particolare nelle loro parti più attente, tra gli intellettuali per così dire, e concerne la libertà di pensiero e di espressione del pensiero, la circolazione libera delle idee e delle opere, la distinzione tra l’opera e il suo autore. A tal proposito, ad uso preventivo, c’è l’antico detto che recita: l’opera è sempre migliore del suo autore. Questo tabù, come dicevo, è universalmente condiviso, e anche se siamo abituati ad osservare nell’opinione progressista la più accesa militanza in sua difesa, anche la destra democratica ne è partecipe. Riporto la prima citazione che mi viene in mente, e riguarda il presidente francese, incorreggibilmente di destra, sempre più di destra a detta dei suoi concittadini, che a proposito dei suoi gusti letterari, così ha risposto recentemente a un intervistatore: «Non tutti quelli che, come me, leggono Céline sono antisemiti, così come non sempre chi legge Proust è omosessuale». Il presidente ha, per inciso, ascendenti materni ebraici. Dico questo perché il mio Paese è l’unico Paese del mondo civile e democratico dove può accadere che un soggetto, più soggetti, di pubblica rilevanza abbiano osato infrangere questo tabù, quando, nei giorni scorsi, più amministratori veneti hanno proclamato l’ostracismo nelle biblioteche di loro competenza ad autori che hanno palesato, nell’ambito dell’esercizio del loro pensiero, posizioni politiche ed etiche sgradite. Voglio sperare che i lettori, soverchiati da altre inaudite, e inaudibili, vicende di impudicizia, ricordino l’episodio in questione. Voglio sperare che ci riflettano su con calma. Perché se sulle altre e più appariscenti vicende, condivido la pacata e di ottimo gusto opinione del noto stilista Armani («Sono colto da un lieve senso di disgusto»), su questa storia di greve periferia non sono capace personalmente di moderazione. C’è un bellissimo monumento a Berlino che ricorda a chi ne avesse bisogno il regime nazista. Da un grande vetro si vede la sala di una biblioteca con gli scaffali vuoti. Ed è, secondo me, l’immagine più efficace per raccontare una dittatura. Su questa roba scherzare, passarci sopra, menare il torrone con la faccenda del folklore leghista, è la predisposizione d’animo adatta perché in questo Paese si superi anche l’ultimo dei limiti. E probabilmente è già accaduto, visto che non mi risultano se non parole indignate di questo o quello dei non molti volenterosi, e per il resto, silenzio e sopportazione. A questo punto mi viene da pensare che la supina sopportazione e l’imbelle acquiescenza per lo stato delle cose sia una condizione fisiologica del popolo che parla la mia stessa lingua e paga le tasse al medesimo erario. Così come ci rinfacciano da qualche secolo i politici e gli intellettuali europei. “Inane polvere umana”, scrisse degli italiani La Martine due secoli or sono. Val la pena di ricordare che l’espressione “Risorgimento dell’Italia” trae origine dalla reazione a quella sentenza di quegli uomini che rifiutarono lo stato delle cose?

26.1.11

A (32) pollici versi

Non ci vuole un genio per capirlo. 
Basta un po' d'occhio critico, ed una sviluppata videodipendenza.
La strategia attuale di Berlusconi e C(amarilla) in televisione, per salvare il salvabile, è chiara e ripetitiva come un format di Canale 5. 
L'episodio inizia con la delegittimazione dei programmi dove si parla male del grande capo,in modo da instillare il dubbio nello spettatore più influenzabile che si tratti di programmi “schierati” e quindi poco credibili nei contenuti. 
Lo schema è sempre lo stesso. Che si tratti di Infedele, Ballarò, Annozero o simili, dopo l’introduzione al programma (del presentatore o mediante video), l’esponente del cdx in studio ci tiene subito ad affermare che quanto visto/ascoltato è falso, mistificatorio e che la trasmissione (e quindi il conduttore/conduttrice) è chiaramente schierato o quanto meno sbilanciato a sinistra (?!?). 
A seguire, cagnara non stop ed insulti a go-go per chi non è allineato, allo scopo di impedire l’articolazione di un dibattito sereno e costruttivo. Sul finire, poi, quando manca il tempo materiale per le controrepliche o telefona Berlusconi, o l’esponente del cdx in studio va via (Santanchè) o minaccia di farlo (La Russa). 
Questo con l’unico scopo di rafforzare la tesi iniziale del talk show “schierato” e lasciare negli spettatori più influenzabili l’impressione che la trasmissione abbia avuto come unico scopo quello di screditare il PdC e la sua maggioranza 
Al contrario, cosa ben diversa avviene in altri talk show più allineati, dove il rappresentante di csx in studio, spesso in chiara e netta minoranza, è deriso, sbeffeggiato e trattato come pezza da piedi, senza che nessuno si risenta di ciò o gridi allo scandalo, o peggio al complotto. 
Ormai siamo al mantra, quello in cui "magistrati rossi (in alternativa, comunisti tout court) vogliono sovvertire la democrazia (varianti ammesse: fare un golpe, rovesciare la volontà popolare) rovesciando la realtà delle cose. Disprezzo verso "la falsa ipocrisia della cricca (in alternativa, il giustizialismo) dei comunisti (variante ammessa: i cattivi maestri) Travaglio/Lerner/Santoro/Fazio/Saviano/Floris/Dandini/Gabanelli che tentano ogni giorno di infangare l’immagine del Presidente (varianti ammesse: Silvio, il nostro Presidente, la Vittima del complotto) senza portare argomenti politici, questo perchè la sinistra (variante: i comunisti) non sanno cosa proporre come alternativa (oppure non sono in grado di proporre un’alternativa, o sono troppo presi dalle loro barche, o guadagnano troppo) e non conoscono la realtà delle coseE poi "vogliamo parlare di quanto guadagnano i suddetti, pagati coi nostri soldi"? 
Dulcis in fundo, la frase ad effetto "lo vogliono gli Italiani".

Poi si meravigliano che uno vorrebbe diventare apolide.

12.1.11

Pensieri P2011

Primo pomeriggio, oggi, in cui metto piede in un centro commerciale, il solito, quello pomposamente battezzato come l’illustre monumento cittadino (il che, peraltro, dovrebbe far riflettere su come i nostri tempi siano andati deteriorandosi sempre più). Ed è la prima volta, i periodi delle feste e delle spese obbligatorie sono stati sterilizzati, in base al principio del “non ci metterei piede neppure con una pistola alla tempia”. Saldi? Che saldi? Per comperare roba inutile solo perché ti vendono, insieme ad essa, l’illusione di risparmiare o di spendere poco?
Mi guardo in giro, gli ampi spazi desertificati sono un contrasto troppo stridente con le resse dei giorni passati. La prima cosa che mi salta agli occhi è come gli scaffali dei generi “primo prezzo” siano desolatamente vuoti; viceversa, restano montagne di pseudo panettoni e pandori farciti con le cremine più improbabili, anche se in offerta ad un euro e qualcosa.
Come passa il tempo, ripenso al pomeriggio del Primo dell’anno 1984, quando con mille lire mi comperai un panettone “in offerta” che, pranzo unico per il povero cristo chiamato al sacro dovere di difendere la Patria, mi sgranocchiai sin troppo avidamente sui gradini del duomo di Amalfi. Ma tant’è, quel sapore di fame così deliziosamente nascosto in modo utilitaristico è chiuso a chiave nei fantasmi del passato.
Forse.
Mi guardo in giro, pochi carrelli, poca spesa: pensionati che guardano, valutano, soppesano frutta e verdura dalla provenienza inutilmente esotica, venduta a prezzi in valuta pregiatissima, e decidono di poterne fare a mano. La famiglia mediorientale, coi piccoli che parlano un italiano invidiabile, ed il padre che fa da interprete per la mamma col suo velo dai colori talmente vividi da sembrare illuminati da un’altra luce. I piccoli stanno cercando di contrattare l’acquisto di una scatola di costruzioni, ed all’assenso dei genitori si illuminano di luce propria, la posa nel carrello ha un sapore quasi ieratico, tra sorrisi e danze gioiose.
Mi avvicino, antico vizio, all’area tecnologica: toh, sono ricomparsi i decoder da 19,90 € che , nei giorni del temutissimo switch-off, erano oscurati dalle montagne in “offerta” a prezzo (almeno) doppio. Od occultati da abili venditori, chissà. Un tizio protesta con l’addetta: la tessera Premium in regalo col decoder comperato domenica scorsa (capirai, c’era lo sconto del 20%, se si sopravviveva alle risse alla ressa) è scaduta il 31.12, quindi prima della vendita. “Scriverò una letteraccia al Carlino”: l’abilità di certuni nello sbagliare interlocutore meriterebbe un premio a parte. Batte il piedino, nell’attesa, quell’altro, quello che sta per firmare chili di moduli per comperare a tasso zero un inutilissmo televisore 3D, gravandosi per i prossimi anni di un balzello tranquillamente evitabile se qualcuno lo facesse riflettere sul fatto che è una tecnologia ancora in evoluzione, e che al momento attuale nessun sano di mente passerebbe tempo a guardarsi tutti i giorni “Avatar”: ma tant’è, non è un problema mio, come mi viene rinfacciato.
Più in là, un sano e solido gruppo di ragazzotte ride e schiamazza a proposito di jeans, di maglie dai colori choc, di cerchietti per i capelli, e dell’impatto devastante che l’accozzaglia produce su una di loro, oggettivamente la meno bellina: che peraltro, ai miei tempi, sarebbe stata manna dal cielo, rispetto alle suorine neppure troppo travestite che circolavano in giro, perlomeno per noi che non frequentavamo gente “coi soldi”.
Così, alla fine, comperate quelle quattro scemenze per cui ero arrivato fin là, compresa quella fantasmagorica padella wok che il depliant prometteva a € 13punto90, e che la massa bellamente ignora, vado a pagare saltando la cassa “umana” per ricorrere al diabolico “spesa e vai”, sistema studiato –nel mio egocentrico vittimismo- per rendere ancora più evidente la mia goffaggine: ma da qualche parte bisogna pur iniziare.
O finire.