2.2.11

Considerazioni...

E' uno sfogo personalissimo, questo parlarne qui. 
Premessa: quando nel '75 cominciai, al liceo, ad occuparmi di politica, istintivamente il mio pensiero era "di sinistra" per tutta una serie di ragioni. Da neodiciottenne, chiamato per la prima volta alle urne, fu sufficiente guardarmi in giro per capire che la logica destrorsa della mia famiglia era sbagliata. E' vero, c'erano i conflitti di classe, ma non riuscivo a capire come una famiglia di ceto medio, padre "quadro" nella industria, madre casalinga, potesse essere apertamente di destra, appena appena paludata di "voto utile" alla DC contro il Comunismo. Facendo così il gioco delle famiglie davvero abbienti, di quelle che già allora aveva casa in città, in campagna, al mare; dove non c'erano problemi a comperare auto, mobili, vestiti, moto per i figli, vacanze milionarie in luoghi esotici.
Ecco, oggi mi trovo a ripensarci e a trovarmi, nonostante le porcherie che ogni tanto emergono sulla scia del perpetuo duello D'Alema-Veltroni, ad appoggiare il "mio" PD, e di conseguenza ad eesere critico verso chi attacca pretestuosamente quello che, lo si voglia o no, è il maggior partito d'opposizione: attacchi che finiscono per perpetuare questa tragica situazione dell'Italia di oggi.
A chiunque, sia esso di destra o di sinistra, astensionista, grillino, elettore o potenziale elettore del Pd, o anche chi si spaccia per tale in malafede, una considerazione pacata.
Un'alternativa a questa situazione vergognosa per questo paese che, con l'asse pidueleghista al potere, state contribuendo ad alimentare, è possibile.
Dati alla mano, nelle regioni d'Italia in cui si vive meglio capita che, ogni tanto, la classe dirigente di sinistra-centrosinistra non sia all'altezza, come per qualsiasi istituzione umana.
In alcuni di quei Comuni l'asse PDL-Lega (e prima un certo democristianesimo) praticamente è storicamente minoranza (da qui l'alta qualità della vita). Anzi, spesso succede che alle elezioni locali si formino due gruppi di sinistra, ed il peggiore viene cacciato a pedate. A volte nascono nuovi partiti o liste civiche, a volte la coalizione si spacca e una parte viene esclusa, a volte un partito minore prende il posto della maggioranza.
E' normale, così le cose funzionano.
Ma, finchè gli elettori manterranno al potere il pidueleghismo, intorno al 40-50 per cento dei voti, non se ne esce.
Parlo per utopie, conoscendo i miei concittadini: comunque la si veda, sarebbe l'unica via d'uscita per questo Paese. Deve essere prima eliminato questo cancro inaccettabile in qualunque paese occidentale, con la collaborazione di tutti: destri veri, come quelli che hanno seguito Fini dopo la cacciata dal Regno, leghisti pentiti (che non ricadano in sbagli simili, però), centro e sinistri. Dopo, solo dopo,  potrà nascere un centrodestra degno. 
Si potrà eleggere ora l'uno, ora l'altro, in una competizione al rialzo (alla ricerca della stima dei cittadini) e non al ribasso (alla ricerca di clientele, favori, amicizie, raccomandazioni, poteri opachi e organizzazioni malavitose nei limiti del concesso dall'elettorato). Se non nascerà un centrodestra degno, avrà comunque spazio un nuovo partito di centrosinistra migliore, ed io sono il primo ad auspicarlo. Non a caso, l'idea originale dell'Ulivo di Prodi  -che ha vinto due volte su due- era la via da seguire: se, alla caduta del Prodi Uno, nel '98, si fosse andati subito alle urne, oggi il presidente del Milan sarebbe un agiato pensionato in qualche isola caraibica, Bossi potrebbe curarsi in qualche clinica svizzera, e soprattutto le condizioni generali degli Italiani sarebbero migliori, moralmente e forse anche materialmente, questo non me lo toglie nessuno dalla mente. 
Ma se sarà perpetuato questo stato di cose, quello cioè di chi vuol rieleggere quelli che in dieci anni non hanno combinato nulla di buono, davvero non se ne esce più.

3 commenti:

  1. condivido il tuo pensiero.
    pensa che ieri parlavo con una tipa che vota mister B., proprietaria di una piccola impresa, la quale è convinta che gli operai stanno benissimo, vivono meglio dei padroni- ha detto proprio così "padroni"- ed hanno la vita facile...io davvero mi sono arrabbiata e le ho chiesto da dove le venisse questa sicumera e come potesse affermarlo,visto che qui dove vivo, nella civilissima brianza, le ditte sono quasi tutte in cassa integrazione o hanno chiuso e ci sono sempre più famiglie che si rivolgono ai servizi sociali del Comune e alla caritas parrocchiale per poter dar cibo ai figli..
    naturalmente ha risposto con arroganza negando l'evidenza...

    a volte mi chiedo cosa debba succedere chè il popolo si svegli

    ma non ho risposte

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  2. Rossland6/2/11 22:45

    Massimo, credo che se questo servisse a liberarci di questo squilibrato e della sua banda di imbecilli, voterei perfino un'alleanza fra Pd e er pecora.
    E' la misura della disperazione. E questa disperazione, però, non è addebitabile a B in esclusiva. Nessuno avrebbe potuto restare per così tanto tempo dove sta B senza la colpevole assenza di esplicite denunce pubbliche delle menzogne e dei danni e della manipolazione della realtà da parte di un qualsiasi miserabile partito di opposizione che avesse chiaro il suo ruolo non solo politico, ma moprale.
    Questa è una colpa che il Pd si deve accollare tutta. E questo non significa non riconoscere il lavoro del Pd nelle amministrazioni locali, incontestabile. Ma non stanno sullo stesso piano. L'amministratore locale Pd vive a stretto contatto con la realtà che amministra, è chiamato a risponderne e, generalmente, è altrettanto confuso e incazzato di come il Pd nazionale si sia rivelato in questi anni irresponsabile.
    Ciò che intendo dire è che nemmeno io avrei mai pensato di un giorno dissociarmi dalla sinistra intesa come Pd (o Pds, Pci...come vuoi). Eppure, negare oggi alcune affermazioni, alcune scelte, l'inconsistenza della comunicazione che in alcuni casi è stata così ambigua da far nascere il sospetto di una sotterranea collaborazione con Pdl e Lega, sarebbe negare l'evidenza dei fatti. Come dire che il contagio della manipolazione della realtà ha infettato pure la nostra capacità di giudizio.
    Che l'opposizione sia inesistente, poco credibile, incapace di proporre una politica aggresasiva che in questi anni avrebbe avuto facile gioco a proporre, non sono solo i piddini disperati come me. Lo dicono fior di analisti politici e giornalisti della stampa estera, certo non accusabili di giocare allo sfascio del Pd tanto per essere comunque contro qlss.
    Insomma, tempo fa si usava la "critica costruttiva", l'analisi dal di dentro per arrivare a nuove strategie politiche.
    Ancora oggi, con tutto ciò che è successo negli ultimi 2 anni, il Pd brandisce slogan come "andare oltre l'antiberlusconismo", come se ancora temesse che incazzarsi proprio con berlusconi fosse politicamente scorretto e quindi non strategico.
    Con tutto che Bersani pare perfino essersi svegliato, negli utlimi giorni, ancora è a proporre alleanze alla lega senza capire che con B è necessario buttare a mare anche Bossi, se vogliamo uscirne.
    Come dicevo, piuttosto er pecora, Bossi mai...

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  3. Insomma, tagazze, siamo alla canna del gas.....

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