24.3.11

Piccoli sacrifici e grandi cialtroni

Il mio Professore di Economia Politica aveva, sotto il vetro della sua scrivania in istituto, tutta una serie di fogliettini dattiloscritti, con frasi di economisti celebri. Una mi rimase impressa: recitava testualmente “Qualunque imbecille è capace di inventare e imporre tasse”. 
Era del Pantaleoni, insigne economista vissuto a cavallo dei primi del Novecento, ma, a quanto pare, strettamente di attualità, dato che nell'attuale governo non mancano nè i creativi nè gli imbecilli.
Così, alla faccia del "meno tasse per tutti" e di quell'altra colossale balla ripetuta come un mantra ("non metteremo le mani nelle tasche degli italiani"), ecco che la gabella nuova è puntualmente arrivata, con la solita scusa di una “nobile causa”: la cultura.
Ieri la notizia, come l'ho letta su Corriere.it, che copincollo: “Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto per il reintegro dei fondi destinati alla cultura: i soldi non arriveranno dall'aumento di 1 euro del biglietto del cinema, ma dall'incremento di 1-2 centesimi del prezzo della benzina. Il governo «ha rispettato gli impegni» e ha ripristinato i fondi per il Fus (Fondo unico per lo spettacolo) e ha reso strutturale il tax credit chiesto a gran voce dal mondo del cinema e dello spettacolo, ha riferito il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta: «Non ho mai avuto dubbi che l'impegno sarebbe stato rispettato. Il ministro Bondi - che poi ha rassegnato le sue dimissioni definitive, ndr - e io abbiamo rispettato l'impegno».
Lo stesso Letta, poi, ha aggiunto una di quelle frasi che resteranno nella storia di questi anni infami: "Un piccolo sacrificio che tutti gli italiani saranno lieti di fare".
Allora, mentre il povero Bondi non ha più nemmeno il coraggio di farsi vedere in giro, hanno usato la faccia serafica ed azzurrina per prenderci doppiamente in giro.

Doppiamente: intanto, perchè è risaputo che un qualunque aumento dei prezzi dei carburanti incide direttamente sui consumatori, aggravando così le spese di chi è costretto ad usare un mezzo proprio per accompagnare i figli a scuola, i genitori anziani o i familiari malati a cure, visite, terapie, o per recarsi al lavoro. L'aumento delle accise, poi, ha carattere regressivo, cioè incide maggiormente sui redditi più bassi: altro che carattere progressivo e redistributivo delle imposte.....
Inoltre, l'aumento dei costi di trasporto incide pesantemente sul costo finale di beni, prodotti e servizi: e le aziende, in un momento congiunturale difficile, non potranno non riversarne il peso sugli "utilizzatori finali"  -non nel senso "à la Ghedini" del termine- , cioè noi consumatori.
Paradossalmente, nella sostanza è un tassa pagata anche da chi non possiede nè moto nè auto nè veicoli a motore: ma è un classico di questo governo, far credere che le cose riguardino sempre gli "altri".
Oltretutto, in un periodo in cui i prezzi del petrolio e derivati è alle stelle, aggravarlo di una ulteriore imposta è una scelta -economicamente- da cialtroni. 
Ma...
C'è un ma, anche stavolta. Proprio perchè il prezzo è ballerino e confuso, 1 o 2 cent non sono facilmente avvertibili, quindi si potrà continuare ad imbrogliare gli italioti coi mantra di cui sopra.
Oltretutto, il sospetto con questi è sempre in agguato, c'è da dire che non mi stupirei se, tra qualche settimana, magari scopriremo che una quota di queste entrate sarà dirottata dal FUS a finanziare la missione "umanitaria" in Libia, o a mantenere qualche altro sottosegretariato comperato in cambio di qualche voto utile a mantenre lontano dai tribunali un plurinquisito.
Come ha sintetizzato ieri un intervento sul forum: "ma cosa vuoi che siano 2 centesimi in piu' o in meno. L'importante e' che il capo non finisca in galera."
Intanto, non posso non ricordare cosa succedeva tre anni fa: e meno male che era quello "il governo delle tasse", come ripetevano (ed insistono tuttora) i pidiellini.
Cialtroni!

2 commenti:

  1. "Un piccolo sacrificio che tutti gli italiani saranno lieti di fare".
    Infatti, ne sono perfino commossa, non vedevo l'ora di farlo.
    Una bastardata volgare, al solito.
    Come dicevo, se per vent'anni abbiamo saputo chi erano e sono ancora lì, a meno di un evento divino non vedo per ora come liberarsene.
    I tempi giocano ora a loro favore, mi aspetto ogni giorno il peggio che sarà superato dal peggio successivo...

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  2. Ross, e pensa che il rotolo di famiglia stamattina titola vistosamente, con la classe consolidata che gli è tipica, che la colpa dell'aumento della benzina è di....Nanni Moretti.......!!!!!!!!!

    Hai ragione tu: qui ogni giorno che passa è una spinta in più a dover credere e sperare nella Divina Provvidenza.Sempre che non sia stata stroncata per sfinimento. anch'essa

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