2.11.11

Quasi Zen


 




"La debolezza è sublime, la forza spregevole.

Quando un uomo nasce, è debole ed elastico.
Quando muore è forte e rigido.
Quando un albero cresce, è flessibile e tenero;
quando diviene secco e duro, esso muore.
La durezza e la forza sono le compagne della morte.
La flessibilità e la debolezza esprimono la freschezza della vita.
Perciò chi è indurito non vincerà."
Lao-Tze.



Non è un elogio della debolezza che diventa, in un ossimoro dello spirito, forza, anzi, la forza; ma, come direbbe il filosofo, è un elogio dell'adesione al divenire. Con l’età, crescono i dubbi ed i dilemmi, si tratta solo di seguire la via dell’adattamento  -ad esempio, tacere quando è necessario, o parlare solo se si è coinvolti-   o quella della ridigità, quella che impedisce di fare un passo indietro quando invece sarebbe necessario. La persona saggia sceglie l’adattamento, inteso come accoglienza, benevolenza, disponibilità, abbraccio universale.

42 commenti:

  1. Abbiamo bisogno tutti, io per prima, di ascoltare parole così; ascoltarle per credere ancora in umanità più umana, intesa come umanità calda, aperta, disponibile anche e soprattutto a fare un passo indietro, se ciò può servire alla conciliazione  e al benessere di se stessi e degli altri.
    Se penso alla mia vita, riconosco nella mia età giovanile, l'età più rigida e più indisponibile,  e  la meno sofferta, ma che non rivorrei mai indietro, neanche per qualche ruga in meno. Ora, però, che mi sento molto meno rigida e maggiormente disposta a rivedere le mie posizioni, a discapito delle mie giovanili granitiche convinzoni, soffro immensamente di fronte alla chiusura altrui e di fronte agli altrui rifiuti; sono diventata vulnerabile, e su questo dovrò lavorare ancora, lo so... invecchio, ma non sono ancora diventata saggia. :)
    Ti ringazio, e te lo dico sinceramente, per quel che hai scritto qui, sicura che queste tue parole non rimarranno solo segni su una pagina bianca.

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  2. la persona saggia sa che ci vuole molto esercizio per mantenersi flessibili
    esercizio di attenzione e pazienza
    ciao masso

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  3. ...io alle coincidenze non ci credo. Da qualche tempo non passo dal tuo blog, oggi invece volevo passare.
    Ho restituito due giorni fa il Tao Te Chign di Lao-Tse a due amici che me l'avevano prestato mesi fa, non riuscivo a terminarlo e ho comunque tralasciato alcune parti.
    Non mi piace, a tratti, ma mi sta aiutando e sto partendo per nuovi viaggi.
    E sono contenta di estrare qui e trovare queste parole.
    Un abbraccio :)

    Barbara

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  4. Linda carissima, il tuo commento mi ha emozionato. Hai letto perfettamente il motivo, le ragioni e lo spirito che c'è nel mio mettere qui queste parole. Anche perchè, quando dici che soffri di fronte alle chiusure altrui, racconti quel tratto di storia comune proprio di chi ha fatto della propria sensibilità l'unico scudo e l'unica arma: con la quale si viene spesso battuti, ma mai davvero sconfitti.

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  5. Esatto, Yet [a proposito, buongiorno anche a te!], anche la mente vuole la sua palestra ed i suoi esercizi per restare aperta ed elastica. Non è facile, ma sai che soddisfazione?

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  6. Barbara, anch'io ultimamente ho poco tempo per la Rete, ma non è questo il punto: il punto è che nei miei esercizi spirituali ritrovo queste parole di Lao Tse, le metto qui per la pura gioia di condividerle con chi le voglia apprezzare, sperando che in qualche maniera possa gustarne la profonda saggezza e lasciarsi trasportare, un po' come quando parlo di abbraccio universale. Ecco, il tuo passaggio non credo sia una coincidenza (neppure io ci credo), ma una specie di tessera nel puzzle universale. Dove il puzzle ha bisogno di ogni singola tessera per essere, e nessuna tesserina è priva di significato.


    Un abbraccio anche a te :)

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  7. Quale significato dare alla parola debolezza?
    Chi è debole e secondo chi siè deboli?
    Molti momenti della mia vita sono stati segnati da atti, gesti e coinvolgimenti umani valutati in modi diversi.Molti di essi sono stati visti come mie debolezze. La divulgazione dei conseguenti commenti ha contribuito a eticchettarmi sostanzialmente come incapace, pigra o altro, e nella sorpresa sono rimasta sconcertata e delusa. Molto spesso chi mi ha giudicata è stato proprio chi ha avuto vantaggi notevoli dai miei gest.i. Chi ha contribuito a procurarmi vere e proprie ferite di cui porto ancora i segni, ancora non del tutto cicatrizzati, non è capace di un'autovalutazione, non sa che ammettere le proprie defiance non significa autodistruggersi, ma è solo una possibilità avuta per correggere il tiro dei propri gesti.
    In questi momenti non ho visto cattiveria degli altri o la mia debolezza, ma una incapacità di sapersi confrontare di alcuni soggetti molto vulnerabili. Per non soccombere, gridano a sè stessi e agli altri i propri pensieri e le proprie considerazioni senza prima passarli dal filtro del buon senso umano, perchè di umano ce n'è ben poco. Non si ha il coraggio di mettere a nudo sè stessi, prendere le dovute distanze dal proprio egocentrismo per poter fare una valutazione dei propri gesti e di quelli rivolti a noi. Questo è un esercizio che rinforza il carattere: un vero allenamento alla vita. ....... e vivere significa anche fare un passo indietro e chiedere scusa!
    Buona giornata
    Cle

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  8. alla base deve esserci una solida e sincera consapevolezza del proprio essere. e come hai sottolineato tu con il passare degli anni dovrebbe essere più facile acquisirla. tu chiama se vuoi: saggezza.

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  9. A giorni: in alcuni sono saggissima, in altri scalpito, non so ( più ) tacere, m'incuzzo di fronte agli altrui difetti-mancanze-debolezze. E' l'altra faccia, quella brutta, del tempo che passa. Ma tu hai lasciato una traccia meravigliosa.

    Ti abbraccio. -S-

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  10. La vera forza non è la rigidità, ma la flessibilità, nel senso di saper ammettere quando si è sbagliato, e di avere anche il coraggio di cambiare idea.

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  11. Grande Lao Tzu, rovescia sempre il punto di vista ovvio....

    Di sicuro non vince chi indurisce la sua capacità di " capire". La sclerosi della comprensione colpisce giovani e vecchi. L'elasticità e la morbidezza della mente ( la mente, la mente! ) vince perchè segue i voleri del Cielo, come direbbe il magnifico Lao Tzu. Compratevi, se non l'avete, il libretto " Tao Teh ching " e leggete una sutra al giorno. Mantiene la mente morbida morbida...

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  12. Col passare degli anni ci si accorge sempre più che mai nulla è completamente bianco o nero e che c'è sempre, quindi, una via di mezzo. Si imparano a distinguere le priorità da ciò che è importante, ma non fondamentale e si impara anche che nelle persone c'è sempre un fondo positivo, anche in quelle che, apparentemente, ci stanno proprio antipatiche. Si impara  che l'orgoglio, almeno qualche volta, bisogna saperlo mettere da parte per chiedere o accettare aiuto. Ma non tutti, con il tempo, diventano saggi. Qualcuno nasce ottuso, "testa di coccio" e tende a rimanere tale, a discapito di se stesso e di chi gli sta accanto.
    Chi sa adattarsi, chi è benevolo verso gli altri, chi sa abbracciare universalmente, vivrà sicuramente molto più felice di chi non ha mai imparato a farlo.

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  13. vabbè, è anche legata alla classica tattica politica cinese non solo al comportamento della persona.
    Quante ne sanno i cinesi,aho!^_^

    ciao e buon fine settimana .Piovoso e lavorativo il mio,purtroppo

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  14. Un passo indietro , ma che sia uno  e purchè ci sia movimento.
      Con gli anni si affinano le strategie ci si oppone e ci si dispone per saggezza o per opportunita ,spesso se ne raggolgono i frutti ma non disprezziamo l'irruenza e l'impazienza della gioventù, quella è il sale della vita .
    Se il canale di comunicazione tra le generazioni resta aperto realizziamo il giusto equilibrio.

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  15. Rispondi in maniera intelligente anche a chi ti tratta stupidamente.
    Lao- Tzu.

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  16. utente anonimo6/11/11 23:28

    http://youtu.be/zYegd1cEM-Q

    Voilà?

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  17. utente anonimo6/11/11 23:58

    - E Il Signore gli disse: Ho posto il mio dito sul suo orecchio, e le ho creato un tumore.
    - Signore...perché, potreste risanarla! che ci fate col suo orecchio del cazzo!
    - Questi sono i segni della mia Gloria.

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  18. utente anonimo7/11/11 00:01

    ...l'orrore....l'orrore...

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  19. Cle, ecco, vedi come ad un certo punto si possa parlare di "saper cogliere i segni", che è una delle riflessioni cui le filosofie orientali danno grande risalto? Una delle cose che mi ha colpito maggiormente, nel tuo commento, è proprio questo rapporto con gli altri, con quelli pronti a colpirci nelle nostre debolezze o per procurarsi un vantaggio, oppure per non ammettere le proprie. Ci combattono per condannare nel prossimo se stessi, quella parte oscura che li porta ad accusare altri dei propri limiti. Mi spiego: io non mi meraviglio quando leggo che gli psicologi leggono mel machismo esasperato di certi soggetti una omossessualità latente o non ammessa; o quando di fronte alla miserrima esistenza di cittadini non nativi, i più razzisti siano proprio quelli che leggono nella fame e miseria attuale di quei disgraziati il proprio passato, la propria storia. Chè poi la debolezza, come giustamente hai sottolineato, è sempre un concetto relativo: piangere di fronte ad un film, ad un quadro, sulle pagine di un libro è "devolezza" o forza di essere sinceri con se stessi, e, una tantum, verso se stessi?

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  20. Akio, ecco, bravissimo: solida e sincera, dici della consapevolezza, e questo è il fulcro del discorso. Adesso non ricordo di chi sia l'originale, ma la frase "solo i cretini hanno certezze, ne sono certo" è ben più di una sapida battuta.

    Simo: è vero, mai nessuno è uguale a se stesso, o reagisce alla stessa maniera di fronte ad eventi simili. E'la grande capacità di mettersi in discussione, appunto. E non è detto che sia una cosa negativa, anxi, rientra nella saggezza derivante dall'età, ma anche da altri fattori (ci metto la sensibilità individuale e la consapevolezza: ci sono bambini saggissimi anche a dieci anni e bambinoni di 40 che non hanno capito un emerito nulla nella vita).
    Ti abbraccio anch'io

    Pyperita, vero verissimo: infatti io mi arrabbio di più quando vedo gente che potrebbe fare una figura splendida chiedendo scusa, anzichè perdere la faccia con grida ed insulti.

    Paolo, non aggiungo una virgola al tuo commento, suggerimento letterario compreso. Anzi, c'è un bellissimo sito che consiglio a tutti.

    Kate, anche il tuo commento mi riempie di gioia: sai, per uno insicuro come il sottoscritto, vedere che anche altri curano quella infinita gamma di grigi che c'è tra il bianco ed il nero è motivo di sicuro benessere spirituale. Grazie!

    Davide, i cinesi....pensa che una delle frasi attribuite a Mao è la risposta alla domanda sul perchè il comunismo, e perchè in Occidente la sua politica fosse così controversa: "trovate voi un modo migliore per far mangiare quotidianamente 800 milioni di persone".
    Pioggia pure qui, ieri, ed allarme Po in arrivo. Una pacchia.

    MariaGioia, che grande spunto che hai saputo trovare, quello della comunicazione tra generazioni. In un periodo storico in cui si fa di tutto, almeno in Italia, per interrare il canale stesso. E' un eccellente argomento da discutere, lo svilupperemo insieme, mi sa.

    Tao, stai calmino, sennò ti poto..........

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  21. Ne prendo atto, pur avendo una "buona visione" del genere e dei rapporti umani", ci sono momenti che alzo le barriere e non mi scollo dalla rigidità.

    Mi dico che nelle parole di Lao-Tze che hai postato, sono citati i due estremi, forse appartengo alla via di mezzo...ma forse.

    Buona serata Masso
     

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  22. quanta saggezza in queste parole! Speriamo che la saggezza (e un pizzico di fortuna) ci guidi ad individuare la via giusta ... Buongiorno Massimo 

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  23. ne ho sempre fatto un credo anch'io: elasticità, tolleranza, compromesso. 
    sono i mantra di giusta vita. 
    poi però, crescendo, ho cercato di ammucchiare scorza: e le fatiche, e le sgrugnate, ed i magoni, tutto per fare sù la buccia necessaria a non ammaccarsi ad ogni tempesta. 

    pensavo d'aver raggiunto un equilibrio relativo, ma sono arrivati i pupi: e mi hanno insegnato che la durezza non premia mai. anche i paletti, sono da fissare con fermezza ma dolcemente, senza martellate. 
    la durezza è sempre controproducente.  

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  24. Sì, è vera saggezza, l'essere morbidi, elestici, in divenire, come giustamente rispondi a un commento.
    Tuttava, quanto è difficile a volte...
    E' una sfida costante, più che una decisione da prendere una volta e per sempre.
    Almeno, è ciò che succede a me: è una disfatta da cui ogni giorno mi impongo di rialzarmi.
    Perché c'è una differenza enorme, fra l'adesione spirituale a una massima perché fonte di saggezza, e la pratica quotidiana.
    C'è il mondo là fuori, e dirsi salvo dalle pressioni esterne è roba da sadhu isolati nella foresta.
    Così uno ci prova, cade e si rialza, rimette in equilibrio ogni sera le cose pur sapendo che dovrà di nuovo accettare che vengano scombinate il giorno seguente.
    Ad esempio (e mi scuso per la violenza dell'esempio): come si fa a rimanere morbidi, adattabili, flessibili come il bambù, in ore come quelle che stiamo vivendo?
    Krishnamurti afferma, giustamente, che la politica è una gabbia, non ha nulla a che fare con la libertà. La democrazia, alla fine, non è che l'accordo di scambiarsi ogni 5 anni il potere di volentare l'altra parte politica.
    Così, quando leggo cose belle come questa, mi chiedo se davvero abbiano senso tutta la passione e la rabbia che mi scatenano l'ipocrisia e la ferocia di queste ore in cui omuncoli da pco giocano con la vite dei molti che subiscono.
    Meglio che mi ritiri, almeno per oggi...

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  25. utente anonimo10/11/11 19:54

    Io sono morto...e nemmeno una riga. Qui.
    James Hillman.
    Vergogna!

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  26. utente anonimo10/11/11 21:57

    « Dal dedalo di gesti, atteggiamenti, grida lanciate nell'aria, da evoluzioni e giravolte che non lasciano inutilizzata nessuna parte dello spazio scenico, si sprigiona il senso di un nuovo linguaggio fisico basato su segni e non più su parole » 
    « Il Teatro Balinese ci rivela l'esistenza sotterranea di una sorta di vero linguaggio scenico, di una tale efficacia che sembrerebbe abolire perfino i movimenti spirituali che sembrano avergli dato nascita, e tale da rendere impossibile e inutile ogni traduzione in parole ... C'è dell'assoluto in questa sorta di costruzioni nello spazio, uno stile di vero assoluto psichico che solo degli Orientali possono rivelarsi capaci di ricercare »
     (A. Artaud, lettera a Jean Paulhan, 5 agosto 1931)

    Beh, anche Artaud una volta fu un bel ragazzo, neh?

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  27. utente anonimo10/11/11 22:22

    - O caro, l'Oriente ci impedisce le passioni.
    - Fa nulla, baby, giochiamo a "fermati attimo, sei bello".

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  28. Voi che sapete tutto? E' vero che Splinder chiude?Ciao, Masso.

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  29. utente anonimo10/11/11 22:38

    Allora è inutile che pubblico una sequenza di magnifiche foto!
    Si chiude?
    Ma che Splinder era di Mediaset?

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  30. utente anonimo10/11/11 22:45

    - E mo', caro?

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  31. - Uffa, era meglo con Papi!

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  32. - Mamma ma perchè mi porti a casa?
    - Non si trova un tavolo al ristorante, nè un posto in aereo, e nemmeno una stanza in albergo.
    - Uffa, mamma!

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  33. -C'è l'alluvione, tesoro.

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  34. E comunque, Lao- Tzu ha scritto e tramandato anche un sacco di cazzate, come ogni eccelso pensatore.
    Chi ha testa si diverte con quelle vuote degli altri.
    Non che tutto sia da buttare...io sono imbevuto di libri...eppure...

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  35. E infine. Aver studiato, viaggiato, amato...a che serve se poi ti ritrovi solo senza aver capito (quasi) nulla?
    La verità. la giustizia, la pace..,.era troppo.
    E ogni eccesso è votato a una fine infima.
    Dunque che resta?
    Lo zero matematico.
    Un figlio silenzioso e inquieto.

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  36. utente anonimo11/11/11 01:20

    Pota, compagno Max, pota...


    La delusione delle Sue aspettative è ben motivata, perché “…aspettava che producesse uva buona, invece fece uva selvatica”. Il Signore s’aspetta che la Sua vigna porti frutti di qualità, non solo foglie come il fico sulla strada che porta a Gerusalemme (Marco 11:12). Una semplice confessione di fede, per quanto convincente, non è sufficiente, bisogna praticare. Ci devono essere dei frutti, un buon cuore, una buona vita, buoni pensieri, sentimenti, parole, azioni in concerto con lo Spirito Santo, come afferma Paolo ai Galati: “…il frutto dello Spirito è: amore gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà, fede, mansuetudine, autocontrollo” (Galati 5:22). Questo è il frutto che deve produrre la Sua vigna, questo frutto onora Dio e l’uomo, “rallegra DIO e gli uomini” (Giudici 9:13). Israele ieri e la Chiesa oggi devono portare del buon frutto, per non essere chiamati “…uva  avvelenata (di Sodoma)…” (Deuteronomio 32:32). Il sacrificio spirituale della Chiesa deve essere concreto e non ipocrita (falso o bugiardo).

    Dopo tutto questo, il Signore disse: “…vi farò sapere ciò che sto per fare alla mia vigna: rimuoverò la sua siepe e sarà interamente divorata, abbatterò il suo muro e sarà calpestata” (Isaia 5:5). Togliendo la siepe protettiva, il muro di cinta, Dio avrebbe permesso agli animali, incluse le volpi, di entrare e di distruggerla (Cantico dei Cantici 2:15). Come la richiesta di Satana fatta all’Eterno, di togliere il riparo intorno alla vita di Giobbe e della sua casa: “Non hai tu messo un riparo tutt'intorno a lui, alla sua casa e a tutto ciò che possiede? Tu hai benedetto l'opera delle sue mani e il suo bestiame è grandemente cresciuto nel paese” (Giobbe 1:10). Quando la vigna del Signore non sarà “…né potata, né zappata…”, per certo vi cresceranno “…rovi e spine…”. Quando manca la parola della santificazione, la Chiesa produce quello che produsse il popolo di Dio nell’antichità: “La ridurrò a un deserto: non sarà né potata né zappata, ma vi cresceranno rovi e spine; e comanderò alle nubi di non farvi cadere alcuna pioggia” (Isaia 5:6). La vigna lasciata a se stessa per certo è invasa da rovi e spine che simboleggiano i frutti del peccato e della maledizione (Genesi 3:18).
    Quando errori, corruzioni, vizi, immoralità vengono permessi senza alcun controllo, senza freni, senza predicazione della parola che è “…utile a insegnare, a convincere, a correggere e a istruire nella giustizia” (II Timoteo 3:16), allora la vigna non è potata né curata, allora ben presto diventerà come l’uomo privo di senno. Al posto dell’uva della preghiera, della lode e dell’ubbidienza, si trova l’uva della maledizione e dello spergiuro che è una grande offesa contro Dio. I sei capi d’accusa ovvero i guai, sono contro l’uva selvatica che il popolo di Dio ha prodotto.

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  37. E ora, come sempre, più spazio per tutti.

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  38. Sono senza parole per questo tuo magnifico post.

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  39.   l'amico Klimt ha postato questo per conservare tutto su iobloggo. Se credi, diffondilo. Io trovo che sia utilissimo per chi è in difficoltà:
    http://curiosidelmare.splinder.com/

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  40. Ciao Tina, chiedo a te come a tutti gli altri scusa per il ritardo con cui mi riaffaccio in Rete, ma ho avuto un brl po' di problemini sul lavoro  -che sembra una metafora dell'intero Paese, ma questo è un altro discorso- .
    Dunque, la buona visione: è anche indice di flessibilità, intesa come apertura mentale, o il saper vedere. Una delle cose che ti insegnano le filosofie orientali è proprio questo allenarsi a saoer riconoscere i segni, per cui, come il fotografo fa, ocorre a volte buttarsi in teraa o salire su un muro per vedere una prospettiva diversa, ma che riesce a restituire l'essenza. Ed a te, sicyramente, la mente aperta non manca, anzi!

    Alidada carissima, mai disperare....mi piace ricordare quello che ogni tanto ripeto (ah, l'età...), cioè che mentre il papa romano è sempre triste, parla di sventure e sofferenze, il Dalai Lama è sorridente. Qualcosa vorrà pur dire :)

    Beba cara, i pupi cambiano completamente prospettiva alle nostre esistenze, ai nostri pensieri, alle nostre azioni: non acaso c'è un pensiero che ricorre, curiosamente nelle stesse forme negli insegnamenti giapponesi del IV secolo e nelle campagne emiliane, monaci zen & azdore: comportarsi coi figli come quando si guida un aquilone nel vento, sapendo tirare il filo quando serve ma anche rilasciarlo quando il vento lo richiede.. Ecco, ti vedo come una eccellente guida di aquiloni, hai una struttura mentale che sembra fatta apposta.

    Ross, fosse una cosa facile,non ci sarebbe neppure gusto....del resto, io credo, riallacciandomi al tuo discorso sulla politica che, ad occhio, è molto più diffuso di quanto non creda (sapessi di certi miei magoni, che se rendessi pubblici mi manderebbero al confino...) e che certi tuoi stati d'animo siano molto più comuni . sabato sera, per esempio, solo una mente bacata poteva definire "odio" quella che aveva tutta l'aria di una festa di piazza: a dimostrazione che per certe menti limitate tutto cio' che non è celebrazione linguale diventa l'opposto, quindi temuto. Ho paura che molta gente abbia paura di sentirsi davvero libera, perchè questa libertà significherebbe assumersi respobsabilità che non tutti sanno, anzi sappiamo, assumerci.
    Il mondo intorno a noi: avevo letto una frase del tipo "non lasciare che il mondo esterno influisca su di te più di quanto tu possa influire sul mondo esterno", e magari suona anche bene; poi parli con l'amica psicologa e ti dice che sotto certi governi aumentano i disturbi psicosomatici, quindi...........

    Close,  te ne sono grato....sai, credo che a volte fermarsi e riascoltare il senso delle parole sia una delle poche ancore di salvezza che nessuno potrà mai portarci via.

    Linda, personalmente sono in sospeso tra la paura e l'idea che si tratti di colossale abbaglio....per il momento, grazie per la preziosissima segnalazione!

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  41. Questo post mi risolleva il morale.... essendo debole, posso considerarmi ancora "fresca"

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