14.12.11


Due erano lepassioni che avevo sin da piccolo: il cielo stellato e la bicicletta. Atestimonianza della seconda, il fatto di aver passato il primo venti per centodella mia esistenza con le ginocchia perennemente sbucciate; a ricordo dellaseconda, il fatto di voler sempre andare in macchina con un mio zio, fratellodi mio padre particolarmente dandy, e felice possessore di Giulietta Spiderprima, e Fiat 124 Spider poi. 
Gli altri si affezionavano al vento, io a guardare il cielo.
Quindi, due domeniche fa, provate ad immaginare l’emozione di poter incontraredal vivo Margherita Hack: l’occasione, un incontro in una libreria cittadinaper presentare il suo libro “La mia vita in bicicletta” (Ediciclo). “Un lungoviaggio su due ruote attraverso i grandi eventi del Novecento”, recita lafascetta.
Ma lei è molto di più che una grande astrofisica, o di una scafata ciclistaquasi novantenne: lei COMUNICA. E’ una grande affabulatrice, sa come attirare l’attenzionee la si ascolta in silenzio, incantati,  come astraendosi da una realtà che non siaquella del suo narrare. Per dire, ha esordito affermando di aver “preferito oggi spostarsi a cavallo di unneutrino, lungo il tunnel della Gelmini”, ed ha proseguito ripercorrendo lasua vita con immancabile ironia toscana, e sempre tenendo presente il legamecon lo sport e con la bicicletta in particolare. Dal primo monopattino senzafreni alla bicicletta da corsa, dalle instancabili pedalate fino al LiceoClassico Galileo di Firenze a quelle per andare all’osservatorio di Arcetri, lasua vita privata e professionale con la bicicletta come punto di riferimento.Al punto da avvalersene anche per un’efficace ulteriore dimostrazione delletesi di Galileo, in occasione di un volo in bicicletta conclusosi con unaricaduta in sella: “non è stata fortuna ,è stata la Fisica: facevo parte del sistema-bicicletta come si fa parte delsistema-terra mentre il nostro pianeta gira”. Ma la passione per labicicletta è anche il ricordo degli anni della scuola, “il disagio di arrivare tutta scarruffata di fronte alle ragazze benvestite della borghesia fiorentina”, e soprattutto l’amore per Aldo, ilcompagno di tutta una vita, anche quella sera in prima fila. E poi, labocciatura in matematica, l’esame di maturità evitato per lo scoppio dellaseconda guerra mondiale, la scelta dell’antifascismo di fronte all’espulsionedella professoressa di scienze perché ebrea, l’iscrizione alla Facoltà diLettere -durata un’ora-  e quindi lascelta definitiva della Facoltà di Fisica.

Iltutto raccontato con la sua spietata lucidità ed ineguagliabile sarcasmo, nelcolpire gli inganni e le assurdità tanto del passato quanto del presente. Ancheriguardo all’attualità ha le idee ben chiare: dal sistema universitario, cheforse “non è del tutto marcio, ma è certopenalizzato da una miriade di piccole università di serie B”, all’energianucleare “che va investigata puntandoalla trasformazione di idrogeno in elio come accade nelle stelle”, alprogresso della conoscenza, che ci rivela “comenon siamo poi così piccoli, se in due secoli abbiamo scoperto tanto guardandoquelle lucine”. Riguardo poi alla politica di oggi, l’astrofisica sembrapiuttosto fiduciosa: “oggi c’è un governodove la gente sa leggere e scrivere e far di conto, magari le cose cambieranno”.
Allafine, si è soffermata a lungo a con noi “encantados”, un po’ per firmare lecopie del suo libro, un po’ beccandosi col pazientissimo consorte  [“ ‘unl’ha ancora capito che certe cose le si possono fare solo da vivi”], un po’a ridacchiare con un paio di sue ex allieve.
Uscitidalla libreria, vedere l’umanità varia intenta a spendere sulle bancarellenatalizie mi ha fatto quasi impressione: ho alzato gli occhi al cielo, c’èsempre da imparare.
Nonso perché, ma ho sorriso.

15 commenti:

  1. Certe persone riescono a dare nutrimento non solo alle menti, ma anche ai cuori.
    Vorrei ce ne fossero di più.

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  2. Sicuramente, un incontro che cambia la prospettiva e la visione delle cose. :)

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  3. # Dalle8: condivido anche gli spazi bianchi tra le parole, di quello che hai scritto.

    # Linda: nel modo più assoluto. Io sono andato là gia favorevolmente disposto, prima: figurati dopo.

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  4. Quindi anche tu scruti il cielo stellato sopra di noi!Bene bene ...Margherita sembra maga magò però io la stimo tantissimo e leggo sovente i suoi libri.Sempre bello leggere quì dentro ,mai noioso ne deprimente.

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  5. domani su a vide spento... te tocca

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  6. Le personalità maestose come lei posseggono grandi valori inimmaginabili. La loro grandezza affiora con disinvolta leggerezza, i loro pensieri ci arrivano con immediatezza. Perciò siamo affascinati dalla loro forza e dalla loro "normalità". Non per nulla sono geni!

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  7. # LaMari: Maga Magò........ :))))))))))))

    # Akio: troppo generoso, as usual!

    # Cle: Hai ragione, quando parli di "normalità". Specie se pensi alla differenza con gli incontri pubblici di pseudodivetti della tv o del cinema....

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  8. Grazie per averlo descritto, questo incontro, sei riuscito a trasmettere almeno un po' della magia in cui ti sei trovato. Anch'io amo la bicicletta e le stelle, so cosa significa e ho avuto pure un'esperienza "galileiana" di quel genere (ora la nobilito!). Penso che il motivo per cui una persona come la Hack ci affascina tanto stia proprio nel fatto che è una persona "completa": un'ottima scienziata ma anche una persna con le sue passioni, i suoi interessi e il suo amore per il marito... E che ha una vita incredibilmente ricca... insomma un invito a non sprecare la nostra, di vita :-)

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  9. ..e, guardando in su, quando il cielo pare incendiarsi nel brillìo delle stelle, il respiro si fa lieve e dolce... e scrive la poesia del tempo lento....

    ti abbraccio

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  10. La bicicltta è stata il mio oggetto culto fino ai 16 anni.
    Poi confesso che ho iniziato a sognare l'auto e che, dopo la patente, non ne ho più avuta una fino allo scorso maggio.
    Però, delle mie vecchie pedalate, ricordo le ginocchia livide per il freddo e la mia passione nello sfidarlo, il freddo.
    Al punto, certe volte in cui magari c'era ghiaccio e neve per terra, da non usare volutamente i guanti o la sciarpa per "rinforzare la mia resistenza". Così me la raccontavo.
    Sulla Hack condivido il pensiero di Ilaria:ciò che mi piace di lei è quel suo darsi intera, quel suo porgere insieme il suo sapere e la sua persona.
    Un tutto unico.
    Cosa che non è così comune.

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  11. Oggi come oggi, sempre più gente alza gli occhi al cielo, e non lo fa per guardare le stelle (anche perchè lo fa indifferentemente all'aperto o indoor), e non è una bella cosa. Però forse qualcuno alzando gli occhi al cielo osserva le stelle e magari impara qualcosa; se non altro, ad avere un atteggiamento più distaccato.

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  12. E' piacevole scoprire che abbiamo avuto ( ehm... io le ho ancora) due passioni in comune.
    Meno bella è invece quella puntina d'invidia che sento per il tuo incontro con Margherita.
    Comunque ti ringrazio anch'io per come ci hai trasmesso questa esperienza.
    E' davvero un bel trittico: interesse, fascino e gioia.
    Grazie Sior Masso. Grazie davvero.
    Un abbraccio.
    Cri

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  13. Anch'io da bambina avevo le ginocchia sempre sbucciate, perchè adoravo andare in bici e sui pattini a rotelle (gli antenati dei rollerblade;-) ). Ora utilizzo un unico mezzo dotato di ruote: l'automobile. Però ho una passione per le scienze: soprattutto l'astronomia e la fisica. Perciò non ho smesso di guardare le stelle...

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  14. non ci provo nemmeno ad immaginarlo.
    mi vengono i lucciconi al solo pensiero.

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  15. # Ilaria: beh, quella della scusa galileiana è notevole, potremmo tutti quanti ammantare le nostre carenze con motivazioni altisonanti, e senza tema di smentite.....

    # Blue: certo, sarà che mi vengono tuttora gli occhi lucidi quando riesco a riconoscere in cielo l'Orsa Maggiore....

    # Ross: è vero, ti avevo dato il benvenuta (bentornata) quando avevi raccontato di aver ripreso la bici comme mezzo non solo di trasporto, ma anche di inserimento nei colori e profumi della realtà. Mi fa sorridere l'idea dell "occidit qui non servat" che applicavi alle tue lotte di resistenza al freddo. Ah, voi femmine toste! (Hack compresa)

    # Acrostico: mi fa piacere ritrovarti anche qui. Mi riprometto, appena troverò il tempo, di recuperare tutte le persone che nobilitarono con la loro presenza il Fiume. Sul commento, hai ragione. e non tutti quelli che alzano gli occhi, ultimamente, sono dominati da un pensiero scientifico, diciamo così, ma si lasciano andare ad evocazioni non propriamente riferibili.....

    # Senora: immagino che non ti riferisca allo zio con le passioni per le spider.... :)
    E pensa che all'incontro non volevo andarci, ho dovuto superare molte rersistenze dentro e di fianco a me (salvo poi sentirmi dire "beh, non è stato poi così noioso").
    Ti ri-abbraccio anch'io.

    # Rita: la tua passione per le scienze è evidentissima, e del resto, da una mente aperta come la tua, difficile aspettarsi di meno....
    I pattini a rotelle sono stati una delle mie tante negazioni, ai miei tempi erano riservati alle bambine: peccato, davvero, mi sarebbe piaciuto farmi del male anche con quelli :)

    # Barbara: dai, no lucciconi. Quando passerà dalle tue parti, cerca di non perderla.

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