28.10.13

Domenica maledetta domenica



Lui era un regalo, non solo per le donne di questo mondo (anche perchè all'epoca della canzone, 1975, pare non si ponesse molto il problema del gentil sesso). Ciao, Maestro: da ieri sera sei in coro con Nico e Marvin in un luogo inaccessibile a noi poveri terreni. 

9 commenti:

  1. Ci vuole un certo senso del ritmo e un occhio attento alla scenografia, per sapere quando è il momento giusto per calare il sipario.
    Lui, come solo i poeti sanno, ha trovato il suo modo poetico di andarsene: un domenica di ottobre verso la fine dei tempi...
    Lascia molti gifts a tutti quelli che hanno coltivato un certo gusto poetico nell'ascolto dei suoni emessi da voci e strumenti.
    Non è roba per chiunque...

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  2. Ross, stavo leggendo il tuo post dedicato al buon caro Lou. Lo scriverò anche da te, ma hai ragione da vendere quando di passaggio affronti la questione dell'oscuramento di "Heroin". A me vien da ridere quando penso che la sua "Walk on the wild side" (che parla di sesso orale...) veniva usata come canzone alle giostre o in qualche programma tv per bamibini: alias, hai ragione da vendere quando dici che non è roba per chiunque.

    Ah, nel post ho citato Marvin perchè, in una delle sue rarissime, scorbutiche interviste, aveva dichiarato che "Gaye era uno dei pochi motivi per vivere".

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    1. Possiamo non concordare con lui, su Marvin Gaye?
      Risentivo un suo pezzo alla radio in auto, l'altra sera: avercene...
      Temo che con l'aria che tira le prossime generazioni dovranno accontentarsi di Chiara (scoperta ieri, con mio sommo disagio, vista la conterraneità), o di (brrr...) un qualche gruppuscolo nostrano pieno di riff da sottoscala moquettata della mamma...
      Non è cosa, non è più cosa, la poesia che nasce dalla devastazione esistenziale che si fa sacra proprio per quell'aver guardato più volte l'inferno...

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  3. Un grande artista, un vero talento si esprime mettendo tutto il suo essere, ciò che sente senza freni morali, di moda o di comodo. Lui è stato sempre così.
    Ha precorso i tempi, (come si dice banalmente), ma la sua musica, veicolo di un linguaggio franco, mai ipocrita e sempre non convenzionale ma efficace nell'immortalare la realtàdelsuo mondo, ha conquistato tutti. E' il suo rock,quello che ti penetra nell'anima e diventa la colonna sonora della tua vita, a prescindere dalla tua morale, dalla tua cultura o dalle tue competenze linguistiche.
    ... è quello che amo in un artista, e glie ne sono grata per questo!!!
    Un abbraccio Max

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    1. ciao Cle. Si, tutto vero: la grande cultura rock, quella che travalicava il "sentir canzoni" per diventare un mezzo per approdare ad altro (poesia, cultura, pittura, letteratura, arte, teatro, e mi fermo qui). Pensiamo a ciò che è stata la Factory di Andy Warhol, con tutto quell'arricchimente che (ci) ha regalato.

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  4. pensa che io non sono mi stata una sua fan!

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    1. ..però, conoscendoti, credo che una lacrimuccia ascoltando "Sunday Morning" ti sia venuta....

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  5. già, se ne è andato una di quelle
    sunday morning
    and I'm falling
    I've got a feeling
    I'don't want to know

    ho visto due concerti suoi a distanza di molti anni ed entrambi sono stati memorabili.

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    1. Già, Elena cara: un inchino al Genio (lui poi non è che si risparmiasse, nei concerti, neppure nel periodo "antipatico"...)

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