10.2.14

(In)utilities/1

La mia autostima era a livelli infimi. Aria perennemente afflitta, persino i gatti neri al mio passaggio si toccavano. Non ero niente, non mi prendeva sul serio nessuno, parlavo al vento, che ci fossi o meno nessuno se ne accorgeva. Una caricatura semivivente.
Allora mi sono iscritto ad un corso tenuto da un illustre professore: ma quale corso, ma quale illustre...una presa per i fondelli. Quella faccia da beccamorto mi viene a dire che devo credere in me. Ma chi, io? IO? Ma chi cavolo si crede di essere quel miserabile pezzente per parlare così a ME? E poi, tutti quei soldi che pretendeva: per quattro cazzate che dice...IO sarei bravo, anzi, senza alcuna ombra di dubbio, il più bravo di tutti a far accrescere l'autostima in quei poveri, umili reietti. Credetemi: i corsi non servono a nulla, straccioni che non siete altro. Tsè.

8 commenti:

  1. C'è secondo me una sola parola che calza a pennello per gente come questa e per il numero sempre crescente di questi ignobili furbacchioni: SCIACALLAGGIO!

    Caro amico, hai più carisma e competenza tu di tutti quei furfanti messi insieme credimi ! ;-)
    Abbraccione e salutoni!

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  2. Mi sa che avevo scritto un commento così scemo che bloger mi ha censurato di default.
    La sintesi era: Cle ha ragione, non ti servono corsi di autostima, però puoi darne...

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  3. Spero che tu gli abbia risposto con la dolcezza che ti è propria ma tirandogli un bel vaffa. :)

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  4. Ragazze, voi dite cose giustissima, ma io avrei voluto essere ironico...nelle intenzioni, almeno....uffa, nessuno mi capisce e mi toccherà DAVVERO affidarmi a qualche ciarlatano.... ;-)

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  5. .... Proprio così!
    Ti farebbero benissimo quattro risate, poi ci dici tutto, così ci teniamo su con te anche noi!
    ;-))

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    1. Cle, vediamo se mi viene in soccorso un po' di tempo libero per una altra (in)utility....

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  6. Io ho frequentato parecchi corsi di psicologia come aggiornamento per la mia professione di docente. Confesso di non aver imparato granchè, soprattutto perchè ho sempre avuto l'impressione che fossero i docenti a voler imparare dalle nostre esperienze. Qualcuno ha persino smesso di dormire di notte, a causa dell'ansia provocatagli dal dovere mettere a nudo sentimenti e pensieri davanti a tutti, tanto che alla fine ha smesso di partecipare.

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    1. Kate, ma in effetti (parlo seriamente, stavolta) mettersi a nudo la coscienza, ed essewre sinceri in primis verso se stessi è una delle cose più difficili da fare. E mettere poi in piazza queste nudità è spesso più complicato che mettere in piazza la propria fisicità. Capisco l'ansia. Ed in quanto "formatore", ti confermo che i corsi sono davvero una fonte di conoscenza anche per il docente: imparare a gestire le reazioni di chi ascolta è un piacere sottile, perverso ma appagante.

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