22.3.11

Balle in salsa verde

Lampedusa è una meravigliosa isola del Mediterraneo, teatro naturale per bellissimi film (uno per tutti: "Respiro" di Crialese).

Ma il film di oggi è un film bruttissimo, che nessuno vorrebbe vedere.

Da un lato, una crescente tensione: l'arrivo di barconi carichi di immigrati, anche stanotte sono arrivate altre 290 persone, vestiti inzuppati dalla pioggia, alcuni in precarie condizioni fisiche, lasciati sulla banchina del molo, bloccati dalla popolazione dell’isola. Che è impegnata in un braccio di ferro col governo di cui stanno facendo le spese i nordafricani appena sbarcati. Infatti, come ha spiegato il sindaco Dino De Rubeis, il problema è legato alle tende che si trovavano a bordo del traghetto arrivato domenica mattina da Porto Empedocle: i lampedusani non le vogliono e ne hanno impedito lo sbarco. Sono stati fatti sbarcare i tir, ma sono rimasti in porto, senza che venisse montata alcuna tenda. Con una beffa per centinaia di migranti, destinati a passare un’altra notte all’addiaccio, ed una per i lampedusani, dato che per alcuni è scattata una denuncia per "interruzione di servizio di pubblica utilità". Eppure la loro richiesta era semplice: chiedono che non sia allestito un campo sull’isola, ma che gli immigrati vengano trasferiti.
Dice il sindaco: "Il governo non rispetta la popolazione e sta mettendo in serio pericolo tutti i cittadini di Lampedusa. C’è il rischio di uno scontro con le forze dell’ordine e la responsabilità è di Maroni e del prefetto Caruso. Lampedusa ha dimostrato un’accoglienza esagerata mentre il resto dell’Italia dimostra di non volere neanche un immigrato".
Ieri sera c’è stata la mediazione del ministro Alfano, ha assicurato che della questione dell’isola si parlerà al Consiglio dei Ministri in programma oggi. In ballo ci sono una zona franca per Lampedusa, riduzione delle tasse, forse dell’Iva, rimborso dei danni immagine per il turismo, una nave in rada per accogliere i migranti, nessuna tendopoli e soprattutto l’impegno a portare via da martedì 500 clandestini al giorno.
Il sindaco domenica ha anche rivolto un appello al Presidente della Repubblica affinchè intervenga nuovamente "per sbloccare la situazione e non fare affondare l’isola. (...) L’atteggiamento dello Stato è vergognoso: l’Italia sta consentendo che queste migliaia di immigrati vengano trattati come bestie, obbligate a dormire sotto l’acqua. Tutta l’Italia dovrebbe vergognarsi".

Ma l'impressione è che dietro la vicenda ci sia un governo che sta giocando con il fuoco e con la propria inefficienza. Infatti, quando sono arrivate le prime barche di tunisini in fuga dal loro Paese, Maroni per giorni si è rifiutato di aprire le porte del Centro di assistenza di Lampedusa, sostenendo che "accogliere gli immigrati rappresenterebbe un segnale pericoloso che indurrebbe altri a venire in Italia".
Cioè, meglio nasconderli distribuendoli in altri Centri: tesi bizzarra, tipicamente leghista, che dopo qualche giorno è stata sconfessata dallo stesso ministro, oltre che dai fatti.
A quel punto si è aperto il Centro, che può accogliere 800 persone, a circa 2.000, facendo dormire la gente per terra. Adesso siamo a quasi 5.000 presenze, ed il governo non ha più spostato nessuno. La motivazione ufficiale addotta è che "non c’è posto altrove".
Eccola, l'ennesima balla: i profughi arrivati ultimamente in Italia sono 14.000 in totale, meno della metà dei 32.000 arrivati nei primi tre mesi del 2008 (governo Prodi), prima cioè dell’accordo con Gheddafi. Allora, perchè tre anni fa abbiamo accolto 32.000 persone senza fare tanto casino, ed adesso che sono meno della metà non ci sono più posti?

Allora il dubbio è che si voglia forzare la vicenda, da un lato per dimostrare all' Unione Europea che non riusciamo a gestire l’esodo, e che quindi se li devono prendere in carico anche altri Paesi; dall'altro, che si vogliano sfruttare questi poveri profughi per ricreare in Italia la psicosi immigrazione, e poterla sfruttare elettoralmente a vantaggio leghista.
Se in linea di principio la ripartizione degli immigrati tra i vari Stati europei ha un senso logico, perchè la Germania poco tempo fa si è dovuta fare carico da sola di ben 90.000 profughi dai paesi dell’est senza che nessun altro Stato europeo (in primis l’Italia) muovesse un dito? E "l'invasione" della Francia (che pure sul tema immigrazione gioca sporco) con 50.000 persone dalle ex colonie?
La Germania ha accolto 6 volte, la Francia 4 volte,  i profughi di cui stiamo oggi ragionando, senza starnazzare come sta facendo il governo italiano. Maroni e compagni di merende farebbero bene a fissare un tetto di accoglienza perlomeno analogo ai 32.000 di tre anni fa, ed organizzare strutture adeguate e degne di un Paese civile, e nel frattempo cercare una soluzione a livello europeo di comune solidarietà. C'era riuscito il ministro Amato, senza pose miracolistiche o proclami ad uso mediatico-elettorale.
Altro che pattugliamenti e respingimenti con la forza, come chiedono a viva voce leghisti & complici di governo, altro che bloccare 5.000 esseri umani a Lampedusa e farli dormire seminudi sul molo.
Questa è solidarietà umana verso chi fugge dalla guerra.
Poi, visto che sono al governo, i berlusleghisti facciano quello che rinfacciavano di non fare all'esecutivo di Prodi: sviluppino cioè iniziative economiche e imprenditoriali nei Paesi del Maghreb, attraverso opportuni investimenti che aiutino le nuove democrazie a decollare.
Aiutarli a casa loro, come dicevano tre anni fa. Che non significa regalare 5 miliardi di euro al Colonnello libico.

Ma....c'è un ma: l’Italia è uno Stato moroso e perennemente in ritardo nei versamenti previsti dagli accordi internazionali di cooperazione che pur abbiamo sottoscritto. Senza dimenticare che per ottenere aiuti dalla Ue occorre anche avere quella credibilità che purtroppo il governo del “bunga bunga” non ha nel consesso internazionale.
Morale: chi ci rimette come al solito sono i più poveri, sia quelli costretti a dormire sui moli a Lampedusa, sia i Lampedusani stessi, segati nelle proprie prospettive di vita, lavoro e reddito (l'isola vive anche di turismo, non dimentichiamolo: presentarla come l'inferno in terra, come si compiacciono più volte al giorno i tg di regime non giova..) perché l’Italia ha scordato le parole solidarietà ed efficienza. 

6 commenti:

  1. Concordo, non si può far pesare la crisi del Mediterraneo su Lampedusa.
    Vedo che anche tu ti sei stancato...

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  2. Non solo stanchezza: dato che di là ho, oltre al resto, sempre problemi di formattazione, usavo questo come laboratorio. Poi ho pensato di diversificare (tra l'altro, l'uso col browser Chrome rende tutto molto, molto agevole e rapidissimo!)

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  3. Grandissimo pezzo.
    Analisi della situazione accurata e conclusioni equilibrate e condivisibili. Se ti stai allenando da giornalista temo che potresti rischiare un Pulitzer, prima o poi.
    Ammirata (caso mai non si fosse capito)...

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  4. Senza dimenticare i rifugiati libici...

    http://notiziedelfuturo.blogspot.com/2011/03/profughi-in-piazza.html

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  5. Si dimostrano davvero incapaci su tutta la linea.

    Temo che la situazione possa davvero degenerare.
    Hai visto Castelli a Ballarò?
    E che dire di Zaia che ha già rifiutato di dare asilo in Veneto?

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  6. Ross, l'ho sempre pensato che tu sia un'anima grande, dalla bontà illuminata...(niente prove di giornalismo, solo che ho cercato di essere meno disarticolato del solito)

    Notizie, già: potremmo farli assumere alla Fiat-Chrysler come dummies.....

    Blue, non ho avuto la fortuna di guardare Ballarò: ma Castelli è una garanzia, in quel senso. Non a caso i suoi concittadini non lo hanno voluto sindaco.

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