18.2.14

Piazza bella piazza




Nel centro storico della Cittadella, quello che è Patrimonio dell’Umanità, adesso che sono in corso lavori di riqualificazione, abbiamo sostanzialmente tre categorie di astanti, oltre a quelli che lavorano, ma che nel contesto diventano sostanzialmente marginali. Se non, come vedremo poi, vittime. Ma andiamo con ordine.

1. Gli sbiciclanti. Passano sulla loro bicicletta, col terrore che dai lavori emerga quel chiodo, quella scheggia, quella pietra appuntita che farà festa sulla malcapitata gomma. A volte, penso che vivano il passare a fianco del cantiere come una sfida: ma se chi passa è uno, le gomme due, chiodischeggiepietre sono centinaia. Quindi, secondo elementari leggi statistiche, le probabilità di forare non sono neppure quotate dagli scommettitori, data la certezza dell’evento. Ed il bestemmione è più scontato di un gemito in un film porno.

2. Gli indifferenti. Il cartello dice “bici a mano”? Loro passano nel pertugio tra muri e canriere senza scendere di sella. Magari nel passaggio lasciano mezzo giubbotto attaccato ai ferri sporgenti di recinzione: stessa cosa se, proprio mentre passano nel pertugio medesimo, devono, e solo e proprio in quel momento, tenere gli occhi sullo smartphone come se stessero messaggiando col Capo dello Stato, con Papa Francesco, con Marchionne o con Kate Moss. E neppure un bestemmione….

3. Gli umarells. Secondo il Masotti da Bologna, massimo esperto in materia, sono “individui in pensione e non solo che hanno ben poco da fare tutto il giorno e giustificano la loro esistenza importunando – o facilitando… – le esistenze altrui, così, tanto per sentirsi utili, forse”. Nella Cittadella, per vincere il complesso di inferiorità nei confronti della Dotta, se ne è sviluppata una variante ancora più tenace: veri professionisti. Muratori scalfiti a colpi di betoniera. Architetti honoris causa. Geometri forgiati dai duri cantieri edili. Gente a cui non scappa niente. Inutile cercare di camuffare lavori raffazzonati: gli umarells made in FE hanno occhi anche dietro la schiena. Provetti difensori dei lavori “a regola d’arte”: dal colore riescono a stabilire che una certa sabbia non va bene perché “si vede che è grassa”, un martello pneumatico è sempre o troppo o troppo poco inclinato, il fondo “si vede che ce ne voleva di più”, e via andare. Dei diversamente giovani che si ritrovano tutti i giorni, cascasse il mondo, in piazza. Sempre con l’argomento del giorno in canna. Quattro chiacchiere in attesa dell’evento dell’anno: che non è una festa, una mostra, la Spal, un incontro letterario. Nulla di tutto ciò: loro aspettano un bellissimo cantiere stradale. Puntuali come la multa se non hai il tagliando nelle strisce blu, al primo colpo di martello pneumatico loro arrivano. E da quel momento per gli operai è finita: giornate di osservazioni senza sosta e valanghe di domande, commenti o rimproveri per i lavoratori che non eseguono i lavori “come si faceva una volta”. E non esagero: durante i penultimi lavori sono dovuti intervenire perfino i vigili urbani per disperdere “gli esperti cantieristici” che intralciavano gli operai. Ed uno di questi “diversamente giovani” è pure caduto, di notte, nella buca dopo aver sollevato la recinzione. Ovviamente, indomito cavaliere del lavoro (altrui), la fedele “biga” con sé. “Il mio regno per una Umberto Dei”.

7 commenti:

  1. Sei grandeeeee! E' inutile che te lo ripeto, **_____*
    Ma no, ormai mi conosci, non riesco a frenarmi anch'io!
    Sto ancora ridendo, hai dipinto a meraviglia nel tuo stile, che mi mancava tanto, quello che ho visto tante volte! Io ho gustato anche le dispute tra di loro. Loro, come dicono qui in Salento, gli "spierti" della situazione!
    Grazie.... e buona giornata!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Acc...gli umarells hanno quindi radicato teste di ponte anche nel ridente Sud? E chi li ferma più, così lanciati? :)

      Elimina
  2. Mai pensato di editare un "foglio" anarchico (e anonimo) ferrarese dove riportare notiziole gustose come queste?
    Per me, me lo immagino: una volta a settimana, un A3 piegato in due (dal ridere) dove in forma anonima ma perfettamente localizzata dare acuminati dettagli su lavori ed esperti all'opera..
    Secondo me avrebbe un successone: ci sai fare e sai pungere con garbo e quel tanto di malizia che serve.
    Bello! Bravo! (Bis?)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ross, ai tempi della radio cercammo un contatto con l'assessore alle problematiche giovanili il quale ovviamente si negò più e più volte. Sai quale fu la reazione di un mio collega radiofonico? passò la domenica a lasciare nella segreteria telefonica dell'assessore stesso brani tratti da un libro porno....Un po' di sano spirito anarcoide non guasterebbe, ma questa cittadella è un po' ottusa: in compenso abbiamo un assessore che informa su FB di tutte le opere pubbliche ed avanzamento dei lavori. I paesani credevano ad un fake........

      Elimina
    2. E infatti, i tuoi attenti paesani che di supercazzole ne capiscono, credevano bene: oggi non si riesce a trovare un assessore ai lavori pubblici che non sia un fake. A salire, tanto più guadagni potere nei lavori pubblici o nell'edilizia, tanto più ti candidano a ruoli di prestigio.
      Tifo per i paesani esperti di quando le cose si facevano "a regola d'arte"...

      Elimina
  3. troppo carini questi irriducibili umarells !!! veramente troppo simpatici !! dì la verità che non vedi l'ora di diventare uno di loro ah ah !!!...certo che a fe si può sfidare l'avventura come in un film tipo Mission impossible eh?!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ele, ebbene si, è il sogno della mia vita.....peccato che non distingua un piccone da una pinza ... ;-)

      Elimina