5.2.12

Win for life

Tutti i sondaggi politico-elettorali che circolano stanno mostrando, senza dubbio alcuno, che il vero partito di maggioranza relativa è quello del non voto. Una massa di cittadini che resta senza rappresentanza, anzi subisce le scelte altrui.
Allora, modestamente, sommessamente, timidamente, avanzo una piccola proposta: fra tutti quelli che non si recano al seggio, o votano scheda bianca, o la annullano, o esprimono al seggio la volontà di non votare, vengono estratti a sorte "n" seggi da deputato e senatore, in proporzione al totale dei votanti. Il  sorteggio sarà svolto all'italiana: anonimo, trasparente, super partes. Se qualcuno rinunciasse (volontariamente, ovvio, non gambizzato) subentrerebbe il successivo estratto.
E se qualcuno venisse eletto, anzi estratto, a sua insaputa, sa sin da subito che può contare su illustri predecessori. E qualcosa mi dice che peggio di quelli che ci sono ora non possono fare...ecco, un win for life equo, accessibile a tutti, sociale, solidale e gratuito.
Dico male?

28 commenti:

  1. scusa se te ne dico quattro... ;P
    secondo me chi non va a votare non ha alcun diritto - nel bene e nel male - di essere rappresentato.

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  2. Dimmele tutte e quattro, questa settimana è una cifra ricorrente....

    Razionalmente, hai ragione: ma in questo paese bislacco, ormai, di razionale c'è ben poco. Allora, buttiamola "in cow", almeno a carnevale....

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  3. non ho capito, davvero.
    però mi hai fatto venire in mente "saggio sulla lucidità", di saramago: parla di un posto dove, alle elezioni, tutti votano scheda bianca

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    1. Isi, me lo ricordo bene, il caro Saramago: anzi, credo sia stato il primo libro suo che ho letto. Certo, non siamo a quel punto, ma......

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  4. Io sarei per certificare la capacità di votare, alla luce dei desolanti esiti elettorali. Per ottenere la patente occorre superare test ed esame pratico? E allora per essere in grado di votare qualche nozione di educazione civica basic sarebbe proprio necessaria.
    La tentazione di non andare a votare, oppure di astenersi o invalidare la scheda (ritenendola inutile) è molto forte: potrebbe anche essere la risposta? E in chi è fortemente tentato mi ci metto anch'io, sia chiaro.

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    1. Fra, per la prima proposta, i leghisti non la voterebbero mai.

      Sulla tentazione, seriamente, credo sia il sentimento indotto da quei comitati di affari che hanno preso il posto dei partiti come li intendevamo noi. Non vorrei che la nostra debolezza (nostra, nel senso di noi elettori) possa diventare la loro forza.Personalmente, andrò sempre a votare anche solo per rispetto di chi ha gettato sangue, sudore e lacrime per consentire a noi di farlo: sul "cosa", poi, è un altro discorso, almeno per ora.

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  5. Trovo la proposta interessante.
    Condivido lo spirito, essenzialmente: peggio di così è difficile riuscire a fare.
    In più, oltre al noto lato B dei principianti, si sa che, almeno per farsi vedere, tendono sempre a dare il meglio di sè.

    Vada per il Win for politic!

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    1. Ross, io mi chiedo come abbiano contribuito al progresso della nazione un tot di questi personaggi che ci ammorbano da anni.
      Comunque, dopo scrivo alla Cancellieri......

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  6. "A sua insaputa" va molto di moda, ultimamente...

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    1. Infatti, Linda: potremmo proporre di metterlo in epigrafe, un po' come nei tribunali scrivono che "la legge è uguale per tutti"....

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    1. Si, ma spesso non merita neppure chi è votato.....

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  8. No, per carità. Se uno non riesce nemmeno a capire che la democrazia si fonda sulla ricerca del meno peggio mediante libere elezioni, figuriamoci come potrebbe governare. In fondo, la tentazione del non voto o della scheda bianca, al di là del bel gesto sdegnoso, maschera la voglia di non vedere e di non sentire, aspettando a buco ritto, come lo struzzo con la testa sotto la sabbia, cosa gli faranno "gli altri". Perché poi gli "altri" fanno, oh se fanno!
    Serve esattamente il contrario, impegnarsi nei partiti, nelle associazioni,nel sindacato, in rete, dove accidenti si voglia, per valutare, incidere, contare, cambiare. Dice : " è tutto inutile..." No, è molto più comodo!

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    1. Si, Paolo, parlando seriamente è così. A me nulla fa saltare i nervi come quando leggo frasi del tipo "sono un ex elettore di sx che non andrà mai più a votare fino a quando la sx farà/non farà ecc.ecc." o "votavo B. ma non andrò più a votare se non c'è lui". Si, insomma, di gente che delega in bianco solo per togliersi lo sfizio di dire "io l'avevo detto" sono un po' stufo. Allora, magari mi metto a cazzeggiare come con questa proposta che è comunque pari a certe scemenze che, ahinoi, trovi nelle sparate di certi leader (o in certe proposte di legge).....

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    2. Caro Massimo (caro Paolo), il sesno del votare comunque sia,cioè il diritto/dovere di partecipare la nostra democrazia esprimendola con il voto, fosse anche al meno peggio, non vale più, non ha più senso.
      Rispetto anche solo a due anni fa - oggi abbiamo la certezza della truffa ideologica che la politica (tutta) opera a nostro danno.
      Leggevo poco fa un pezzo a commento delle posizioni di Violante e del Pd sulla proposta di nuova legge elettorale,questo: basta e avanza per capire che ciò che si vuole ottenere non è maggior trasparenza, maggior attenzione alla società reale e alle esigenze del Paese, un miglior spirito di servizio da parte di chi è chiamato a decidere,come immagino ognuno di noi si aspetterebbe votando ancora.
      La loro unica aspirazione è fare s^ che non vi siano troppi cambiamenti a ostacolare i loro affari, così che possano continuare secondo le loro esigenze e visioni del mondo.
      Che nulla, ma proprio più nulla, hanno a che fare con la mia visione del mondo.
      Continuare a votarli, gente che sta lì da quando ero in fasce (e quindi risponde completamente di ciò che oggi questo Paese è), mi parrebbe una sorta di collaborazione, una specie di resa, queste sì "comode".
      Più difficile, spesso, è dire no.
      Piaccia a meno, l'idea del "lavorare da dentro il sistema per cambiarlo", non mi pare fin qui abbia dato altro che sempre nuove leve di affaristi ch ingrossano le fila delle loro avide bocche da sfamare.
      Ho la sensazione che, anche in questo, siamo vittime di un pensiero smentito dai fatti, né più né meno che le promesse elettorali cui abbiamoogni volta voluto credere.
      L'unico cambiamento possibile, è cambiare il nostro modo di immaginare la Politica, riuscire a modificare il nostro stesso pensiero, coltivato per anni nonostante ogni prova di tradimento.
      Votare di nuovo, senza la premessa di un ricambio totale del Parlamento (cioè con nuovi gruppi e nuove facce che si presentano alle elezioni), mi parrebbe non solo complice, ma segno di una nostra incapacità di uscire da schemi che finiscono per rstituirci sempre e solo lo stesso identico vecchio risultato.
      Credo sia su questo punto che è necessario, per ognuno di noi, riflettere.
      Aprire la mente a nuovi possibili panorami, ad altre forme di Politica.
      Diversamente, non si farebbe che rafforzare in loro l'idea di potere tutto.
      Grazie a noi e al nostro voto.
      Anche pigliarci per i fondelli per anni e nonostante questo, venir sempre premiati.
      Non vedo nulla di democratico nel persistere in un simile errore.
      Vedo solopaura di cambiareil proprio punto di vista e quella, forse più difficile da estirpare,di accettare che sì, abbiamo per anni votato dei manigoldi.
      Tutto qui.

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  9. Il partito del non voto cresce in modo esponenziale perchè vediamo bene da chi siamo rappresentati, a destra, ma purtroppo anche a sinistra. Visti i disastri di Alemanno di questi giorni, penso per es. all'ostinazione con cui a Roma si è voluto riproporre come sindaco Rutelli, per questo moltissimi romani alle comunali o non hanno votato o hanno addirittura votato Alemanno per protesta (pentendosene amaramente, spero). In quell'occasione io invece ho votato, ma con molto disgusto, ti assicuro.

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  10. Guarda io non voto, loro non meritano il mio voto, non posso delegare ad una banda di ladri (sinistra o destra) il mio destino...piuttosto il governo tecnico for ever !

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  11. La tua riflessione mi trova daccordo.
    Io voterò ed ho voglia di farlo al più presto:sono speranzosa per il futuro!
    Voglio esserlo.
    Ciao

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    1. Vorrei, seriamente, poter condividere lo stesso tuo entusiasmo, Mari: ma mi trovo nella sottile zona d'ombra di chi non coltiva illusioni per evitare, poi, delusioni. Anche se ovviamente so già in partenza che non voterò mai nè per fascisti nè per leghisti.

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  12. mumble mumble
    ci devo pensare
    ciao

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    1. Quel "mumble" è già pensiero, mi sa... ;)

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  13. Il partito del non voto va benissimo in un non paese dove c'è un non governo.Come Premier voglio il Cappellaio Matto.

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    1. Concordo, omonima...
      Il Cappellaio Matto è esattamente ciò di cui abbiamopiù bisogno.

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    2. Ross&Ross, meglio un Cappellaio Matto che un Capelluto Rifatto.........

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  14. due considerazioni, di cui la prima scorrettissima: spesso mi ritrovo a pensare che il suffragio universale sia una jattura perché ha permesso l'arrembaggio al potere, di per sé cosa necessaria ed asettica, a demagoghi ignoranti e miopi quasi quanto coloro che li hanno votati.
    e gli ultimi 18 anni della nostra storia mi hanno rafforzata in questa aristocratica convinzione ;-)
    poi il tuo post mi ha ricordato un brano da "Far finta di essere sani" di Gaber ... su youtube ho trovato solo la canzone, una buona sintesi:
    http://www.youtube.com/watch?v=1rp3_X03sbI
    ben ritrovato, Max

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    1. Ben trovata Gatta!!!!
      Non è questione di essere aristocratici, ma di sano realismo: da veterano presidente di seggio, sai quante volte mi sono chiesto se davvero tutti tutti i votanti siano davvero consapevoli di ciò che stanno facendo? Paradossalmente, mi sembrano più "svegli" per i referendum.

      [Cavoli, quanto mi manca anche un buon Gaber!]

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  15. Anch'io ci devo ancora pensare, ma posso solo dire che non è sfiducia per il votare ma penso che tutti siamo sconcertati e disgustati. Forse ci siamo accorti tardi di essere stati lo strumento di falsi e arroganti arraffoni spacciatori di fumo

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    1. Cle, quella del disgusto è l'insidia più subdola, perchè ti subentra senza accorgertene fino a diventare filigrana del giudizio che uno possa farsi. Ieri sera ho intercettato bersani che era ospite da Lilli Gruber: mi ha fatto lo stesso effetto di quando riapri un vecchio baule e trovi i panni in esso contenuti ingialliti e dalla puzza di stantio. 'nnamo bene.......

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