6.3.12

Have a cigarette?


“Scusa, hai una sigaretta?”
Ineffetti, il ragazzo è malconcio, non occorre una gran scienza per capire chevorrebbe ben altro fumo, ma non riesco a dirgli di no. Una sigaretta non la sinega neppure ai condannati a morte, e tuttora a me è rimasto il rimpianto dinon aver potuto accontentare mio padre, che fino all’ultimo minuto di luciditàprima di andarsene ne reclamava, implorava, pietiva almeno una.
Daallora non riesco a dire no, a nessuno, voglio pensarlo come omaggio postumoalla memoria, ecco. Chè poi, a pensarci, la sigaretta è un simulacro. Un piaceresolitario, da consumare fra sé e sé, che rimane tale anche quando si fuma ingruppo, tipo fuori dal ristorante o quando un treno fa una sosta “tecnica”prolungata in una stazione. A differenza di altri tipi di fumo, come quello chemagari il malconcio auspicava, che invece hanno nella condivisione del piacereun mezzo ed al tempo stesso un fine.  Ognunoha un suo modo di celebrare il tabacco, fattori culturali ed ambientalifomentano le differenze. Dalle sigarette russe col filtro di cartone per esserefumate coi guanti, a quelle che io ho ribattezzato cotton fioc; dal modelloBogart, un’icona per molti di noi, alla sensualissima Marlene Dietrich; dalleatmosfere sognanti delle donne di Helmut Newton alle poverecriste cui ilparroco scaglia anatemi in quanto le loro sigarette sono la prova provata dell'esistenzadel Maligno. Per tacere dell’iconografia anni’50 (spero limitata nel tempo)della donna che fuma per strada e quindi è sicuramente un po’ zoccola…..
Enon tutte le sigarette sono uguali: e non certo per questione di marca. Quellada pausa pranzo è veloce, nervosa; lenta e gustosa è quella che ti gratificadopo uno sforzo fisico o mentale; ridanciana è quella che si fuma tra amicidopo un brindisi. C'è quella consolatoria, quella della rabbia, della noia,delle malinconie; c’è quella “irrinunciabile” dopo il caffè, quasi un rituale.C’è quella per “fare un po’ il figo”: ai tempi della mia gioventù erano unclassico, i ceffi con il pacchetto delle Marlboro nelle maniche arrotolatedella camicia. C’è quella usata con l’alibi del “fa digerire” dopo unaabbondante libagione; come quella un po’ ruffiana che offri per bendisporre l’interlocutoreo una ragazza.
Enon a caso l’unico luogo pubblico dove si possa ancora fumare legalmente, inItalia, sono le carceri: il legislatore ha avuto il buonsenso di non scatenare,con un eventuale divieto, rivolte inimmaginabili. Dopodichè, occorrerebberiflettere sul fatto che sia meglio essere schiavi di un vizio ed essereimpediti dal metterlo in pratica, oppure essere autorizzati ad attuarlo, ma incondizioni di prigionia. O se, alla fine, certe mura in realtà imprigionanoanche chi non si accorge di averne addosso incombenti ed evidenti: e sono,forse, quelle più difficili da abbattere.

39 commenti:

  1. Non ho mai fumato, ma a volte trovo affascinante il modo in cui certe persone lo fanno.

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    1. Anch'io, Pyperita: non so perchè, ma certe persone si trasfigurano, sarà la gestualità, ma le vedi sotto una luce completamente differente. Ed affascinante, appunto.

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  2. Non so perchè ma questo tuo delizioso post mi ha fatto tornare a mente un film Coffee & Cigarettes di Jarmusch bellissimo! Quelle atmosfere cupe dei locali densi di fumo.Io non fumo:)
    Ciao Max

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    1. Benvnuta, mrs B.
      Che delizia, quel film: a parte il "nostro" Benigni, ho stampato in mente l'episodio con Iggy Pop e Tom Waits....in effetti, avrei potuto inserirne uno spezzone, nel post.

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    2. Jim Jarmusch lo adoro ,è un grande e si circonda sempre di personaggio strange.

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    3. Quindi, sarai andata in brodo di giuggiole a vedere quello (oddio, il titolo non mi viene...) dove c'era Forrest Whitaker che studiava da samurai tra i suoi piccioni...

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    4. Si Max qul film è Ghost Dog..!surreale a dir poco!Diciamo che il mio preferito resta Dead Man la chitarra piangente di Neil Young è da svenimento :)

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    5. MrsB, purtroppo per tristi motivi personali Neil Young è una mia ferita aperta...."Dead man" non l'ho visto, ma mi fido del tuo parere e lo cerco "in prestito" magari da un qualche mulo [anche se il cinema-cinema lo gusterei davvero solo al cinema, ma per ovvii motivi questa possibilità è preclusa]

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    6. Non ne restaerai deluso.Neil Youg? Un mito!:)

      http://www.youtube.com/watch?v=fi-S9lrnLZ8&feature=related

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    7. Infatti sto percorrendo con discreto successo la mulattiera...

      [NY è un ricordo troppo doloroso per me, in particolare Harvest]

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  3. Tra le situazioni classiche per antonomasia dell' "accendersi una sigaretta" hai dimenticato quella ...del "dopo l'amore"!!!
    Tanto eccellente come 'classico' da esser presa da Mel Brooks in "Frankenstein junior"come scena che da sé esprime tutto il non visto con esilarante immediatezza nella scena delle due bracine accese nel buio dopo l'incontro del "mostro" con la fidanzata del "doktor"! ;)))

    P.S. Ti immagini adesso che magari uno ti inviti ad andartela a fumare da sola sul balcone....;(

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  4. Leira, potremmo rinchiuderla nella categoria dello "sforzo fisico e mentale", tutto sommato....

    Frankestein Jr: sai che ogni volta che lo riguardo ci rido sempre di più, e ci trovo sempre nuovi stimoli e significati?

    Sul PS: beh, che male c'è a fumarsi una sigaretta da soli in balcone? Dipende dal contesto....a volte può essere una liberazione, anzichè una "messa da parte".

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    1. beh, dato che intendevo dopo aver fatto l'amore, se è "una liberazione" significa che non si è fatto l'amore, ma sesso ...e pure male! ;)

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    2. Alludevi a "l'après l'amour"? Non avevo capito...sarà che negli ultimi tempi certe dinamiche appartengono alla sfera delle scienze occulte........... :)

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  5. questo post va a sfruculiare il mio integralismo: sono una "pentita", dopo aver perso padre, suocero ed un paio di amiche per il cancro a gola o polmoni.
    dopo quasi vent'anni di tranquilla astinenza, adesso basta la puzza del fumo a farmi venire la tosse.
    ed ho l'impressione che non sia l'essere umano a fumarsi la sigaretta, ma quest'ultima a fumarsi l'uomo!

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  6. Si, in realtà hai ragione tu, si diventa davvero dipendenti e ci si fa del male, da fumatore ne sono consapevole: ma, alla fine cerco di autoassolvermi dicendomi "toglietemi pure questo..." dopo che personalmente vivo in odor di santità, con l'eccezione di qualche sigaretta ed un buon bicchiere di vino (meglio quest'ultimo, ovviamente) ;-)

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  7. Ma sai che non pensavo fumassi le sigarette? Io non fumo, però ci provai, proprio per darmi un'aura più affascinante, quando avevo 16 anni. Non arrivai alla fine del pacchetto (era un pacchetto di Camel, come quelle che fumava la mia migliore amica, carino tutto colorato di beige con sopra il dromedario) perché mi bruciava la gola, mi faceva girare la testa e un giorno mi sono chiesta: "Ma se non mi piace perché mi costringo a farlo?". Però sai, c'era la mia vicina di casa che era una donna bellissima, viveva da sola, lavorava all'università, era piena di amici e interessi e storie sentimentali e ogni tanto si sedeva sul balcone e fumava una sigaretta con voluttà (e aveva anche la voce "sensuale" da fumatrice), io la guardavo e desideravo essere come lei. Poi ho capito che tutto quel fascino non dipendeva dalla sigaretta (cioè potevo anche fumarmi 10 pacchetti al giorno ma non necessariamente sarei diventata come lei!), però aiuta. Oggi non inizierei mai a fumare però... mi fa paura il cancro e inoltre l'odore di fumo sui vestiti non mi piace!

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    1. Ilaria, anche tu, cominciare proprio con le Camel....in realtà, per me te le hanno affibbiate proprio perchè non prendessi il vizio :)

      Sulla puzza, hai ragione, e te lo dico da fumatore che è stato contentissimo quando la legge ha vietato il fumo in bar e ristoranti: la memoria corre ad una mangiata di tagliatelle e porcini a Grizzana Morandi compromessa dal fumo di un sigaro di un tavolo vicino.

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  8. Un po' come Gatta, sono una cattivona, in fatto di fumo; da ex fumatrice, avverto l'odore del fumo anche a porte chiuse e la nausea è immediata. Ma non mi oppongo, per quanto mi ripugni, a chi voglia fumarsela in santa pace, che sia veloce, ridanciana, consolatoria o fighetta... :)

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    1. Linda cara, proprio gli ex sono, nella mia esperienza, i più intolleranti. Mi fa piacere che tu abbia mantenuto il senno e la ragione ;)

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  9. ho smesso due volte di fumare e sono orgogliosissima di questo successo.. In realtà la seconda volta una crisi respiratoria mi aveva portata dritta dritta in ospedale.. ma questo particolare tendo a dimenticarlo enfatizzando la mia grande forza di volontà :-) Buona fumatina, ma non esagerare, mi raccomando :-)

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    1. Alidada, invece la tua forza di volontà ha il suo peso, eccome: a mio padre era stato vietato, infatti gli compravamo di nascosto le su Colombo perchè altrimenti si sarebbe fumato anche l'erba del parchino sotto casa.

      [non esagero: compro apposta pacchetti da 10 che devono durare almeno fino al giorno e mezzo successivo!]

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  10. Non so decidere se mi piace di più il post o i commenti.
    C'è dentro di tutto, sia nel primo che nei secondi (terzi, quarti, quinti...).
    Credo che nessun'altro argomento, a parte fors l'alcool o il classico carnivori vs erbivori, sia capace di tirar fuori da chiunque la necessità di dir la sua o di far ripescar aneddoti, storie di vita, fantasie, repulsioni, dolori e benedizioni e compulsioni varie.
    Bello - a proposito di film, non solo Coffee & Cigarettes, ma pure Smoke, con il trio Harvey Keitel, William Hurt, Forest Whitaker.
    Certo che esser costretti a fumarsi quella "dopo" da soli e in terrazzo, magari d'inverno o con la bora che tira, non mi pare granché: hai poco da parlar di "liberazione".
    Se mai ci sta con quel dubbio su chi siano davvero i carcerati.
    Insomma, bel post, fa venire un sacco di idee...

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    1. Ross, non avevo dubbi: poi, tu sei una specie di pentola in ebollizione........

      A proposito, del film (bello bello bello) hai detto niente: con un cast così, potrebbero pure mettersi a recitare i dialoghi di un reality o una intervista al Trota riuscendo a riempirla di significati.

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  11. nonostante il mio avatar fumi (e sia, indubbiamente, pieno di fascino) io non fumo né ho mai fumato. e sono abbastanza "integralista" nella crociata antifumo!
    (la cosa peggiore, a mio parere, è l'odore che si rafferma nell'abitacolo dell'automobile di un fumatore)

    s.m.e.t.t.i. !!! :)

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  12. (avatar che peraltro, qui, scompare)

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  13. Elena, pensa che nelle mie auto è da sempre in vigore il divieto ASSOLUTO di fumo: io stesso non ci riuscirei mai, proprio perchè è l'odore più fetente da togliere. Infatti, quando anni fa presi a noleggio un'auto, sentii subito la differenza. E nei viaggi lunghi, se proprio proprio ne avessi voglia, preferirei di gran lunga fermarmi, magari apprezzando il paesaggio e respirando un po' d'aria fresca.
    A determinate condizioni, avrei anche smesso: ma il fato ha deciso diversamente, purtroppo.

    Il tuo avatar è impresso nella memoria, tranquilla :)

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  14. Sempre a proposito di odore di fumo, ho passato l'adolescenza con nelle orecchie le prediche dei miei genitori convinti che io fumassi di nascosto, mentre invece erano i miei vestiti che, uscendo dai bagni della scuola o dai locali o auto pieni di fumo degli altri, puzzavano! Che tortura! Di certo, ora che ci penso, non mi sono fatta mancare valanghe di fumo passivo ;-)

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  15. Ilaria, in pratica una fumatrice honoris causa...anzi, dis-honoris, se i tuoi ti predicavano addosso...
    [e ti sei persa il periodo in cui si fumava al cinema: ti assicuro che ne uscivi in condizioni a dir poco pietose. E pensa che non sono mai riuscito a fumare neppure lì, specie se il film mi catturava]

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  16. Anonymous8/3/12 19:52

    Schiavi di un vizio 'fuori' o liberi di consumarlo in CONDIZIONI di prigionia.
    Questo ultimo pensiero considerando lo stato in cui versano le carceri italiane mi rende l'interrogativo improponibili. Nel degrado psicofisico e fisico in cui versano i carcerati il fumo è proprio l'ultimo dei problemi. Ma si sa è più facile la prevaricazione che la comprensione e la soluzione di un problema e che dunque i carcerati fumino x inebetirsi x sfogare la rabbia di a-ni-ma-li in gabbia.

    sheraforseunpo'fuoridalseminatomasipuòsemprepianpareqlcaltro

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    1. Shera, appunto che non ne hanno creato un altro. Quando fu approvata la legge Sirchia, si dibattè sul punto del fumo. In compenso, e lo dico con dolore, pare che la maggior causa di decessi nelle carceri non sia causata dal fumo, ma da fattori umani spesso graduati.

      maxchepensachenellecarcericisianotroppifascistienontraidetenuti

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  17. Il mio parroco scagliava anatemi contro la sigaretta, prova provata dell'esistenza della Marlboro (ho sempre sospettato che di nascosto fumasse Gauloises senza filtro).

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    1. Benvenuto, PNV: Mi hai ricordato una scena di "Bananas" di Allen, col prete che fa lo spot delle sigarette....in effetti, credo che il detto "predicare bene e razzolare male" sia nato in qualche sagrestia....

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  18. Da fumatrice, sono convinta che il sottile piacere che la sigaretta dà sia qualcosa di impagabile. Cerco di limitarmi un po', ma se smettessi sarei la persona più nervosa del mondo e farei al prossimo più danni del fumo passivo.
    Da fatalista, agli integralisti rispondo sempre che l'equazione sigaretta = morte non è affatto automatica, avendo conosciuto un discreto numero di persone colpite da infarto o da cancri vari, dopo aver condotto una vita sanissima e non aver mai fumato nella loro vita.
    Sono inoltre convinta che cose come l'arroganza, la malediucazione, il rancore, il rincoglionimento televisivo, siano molto più dannose per sè e per gli altri di qualche pacchetto di Marlboro, così pure il reprimersi rinunciando continuamente a piccoli piaceri (il fumo, ma anche il cibo, un bicchiere di vino, un acquisto un po' folle ecc...) come fanno persone che ho conosciuto, in nome di una virtuosa morigeratezza, prigionieri del proprio Superio (a proposito di prigioni), trasformano questi soggetti in bombe ad orologeria pronte ad esplodere, e ad alcuni di questi scoppi mi è anche capitato di assistere.

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    1. Gipsy, in effetti, rispetto ad altri veleni, come quelli che citi, quello delle nubi da tabacco è niente o quasi niente. Sull'atteggiamento dei Superio, sono d'accordo: sarà anche il fatto che i miei concittadini sono campioni olimpici della specialità (leggo un quotidiano online della cittadella ed i commenti lasciati dagli indigeni sono assai esplicativi della tendenza) ma ho la presunzione di aver capito la tipologia di individui a cui ti riferisci.

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  19. Il mattino, tazzone di caffè e sigaretta, prima di staccare il contatto dalla bollatrice, le tue descrizioni mi calzavano, la sigaretta della pausa delle 10, quella della pausa pranzo, quella quasi aspirata mentre entravo in macchina per tornare a casa...oggi c'è solo il gusto di fumare se ne ho voglia (e ne ho voglia, mi sa che sono diventata una tabaggista), mi rimane l'autocontrollo dei luoghi proibiti, non vado in crisi se sono dentro uffici, insomma, "le bionde" non mi dispiacciono, anzi ;-))

    Non sapevo del permesso di famere dentro le carceri, almeno quello...in attesa che le rendano meno "segrete del 1100".

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    1. Tina, ti dirò che la campagna anti-fumo ha giocato sporco, per farti sentire perennemente in colpa per il solo fatto di concederti una sigaretta: in molte serie tv "uesei" capisci subito chi è il buono (che gira perennemente in Prius, non indossa capi in pelle o pelliccia, mangia spesso giapponese -che pare avere un significato di cucina salutista- ed ovviamente non fuma mai) e chi sono i cattivi (fumatori, giubbotti di pelle, auto da cafoni sgommanti, ecc.ecc.). Praticamente una presunzione di colpevolezza per il solo fatto di cedere ad una tentazione. Meglio una sana funata, alla fine, che un coacervo di paranoie....

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  20. ma non capisco....è la seconda volta che metto un commento e la seconda volta che scompare O__o

    dicevo.
    io ho smesso.
    mica per la salute, per la pelle brutta, per i capelli secchi, per il rischio del cancro.
    io ho smesso perchè puzza.
    impuzza i capelli, le mani, i vestiti, i pori della pelle, ti toglie quel buon odore che hai quando esci dalla doccia, ti fa venire l'alito cattivo (chi dice che non è vero non si rende conto, l'alito diventa davvero una specie di camera mortuaria).
    insomma puzza, inesorabilmente e non ostante profumo docciaschiuma deodorante mentine eccetera.
    e puzzare, sinceramente, mi fa schifissimo. ma parlo per me. magari agli altri piace [che alla fine, quando fumavo non mi faceva così schifo. anzi no, ma cercavo di autoscusarmi in centomila modi. perchè che puzzavo lo sapevo, e mi ha sempre fatto schifissimo]
    ciao Masso ^_^

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  21. Barbara, ma a me sembrava pure di averlo letto, un tuo commento...mi ricordavo anche di questo tuo orrore per la puzza di fumo, puzz "nonostante tutto". Pensa che quando mi hanno dato la mia stanza nuova, in ufficio, il primo giorno mi scappò di accenderne una: nonostante la puzza di vernice fresca, nonostante i miei incensi, nonostante le finestre aperte la mia collega dell'econoamto mi stanò subito................

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