26.5.12

Flash/2

Intanto, un abbraccione affettuoso a tutti, non ho il tempo per rispondere singolarmente, si sono aggiunti anche problemi familiari ad assottigliare il già [scarso] tempo disponibile. Leggo tutto, assorbo tutto, mi fate bene.


Cosa dire, a sei giorni dal sisma?
Provo un senso di schifo, a vedere la reazione dei media di fronte alla vicenda. C'è anche chi davanti ad un fatto del genere pensa solo alla vuota polemica politica, non c’è un minimo senso di comunità e responsabilità civile. Deliranti articoli in cui sostanzialmente si accusano i capannoni industriali di essere caduti perchè costruiti dalle coop rosse (e quindi, capannoni comunisti...). Quanta miseria umana.
Non è passata neppure una settimana, in città più passano le ore più ci si rende conto della buona sorte che ci è toccata, considerando che davvero a dieci minuti di macchina dal Castello c'è la morte, l'angoscia, la disperazione. 
L'incognita del futuro, dato che bastano davvero due tuoni di quelli intensi per far tremare e sobbalzare. Ieri mattina, per spiegarmi, stavo per entrare in sede al lavoro quando un rumore di vetro in mille frantumi mi ha gelato il sangue. Invece era solo succeso che il vigilante si fosse chiuso fuori, con le chiavi lasciate dentro, ed avesse come unica possibilità immediata lo spaccare un vetro per entrare.
E’ passata neppure una settimana, mi pare che tutto il possibile sia stato fatto. La citta’ ha subito ferite importanti, ma ha retto: poi magari mi tocca leggere sui quotidiani locali le missive di gente che attacca il sindaco per il fatto che non sono passati a raccogliere il pattume.
Domenica pomeriggio, sotto la pioggia, verso le sei vagavo in macchina per le strade, e tutti i luoghi pericolosi dove erano caduti cornicioni, camini, fregi, et similia erano già transennati. Rispetto ai sei/settemila senza casa dei comuni limitrofi, in città abbiamo qualche evacuato, in certi casi è più la psiche ad avere crepe pericolose, che le abitazioni. E se l’esercito non è a Ferrara, mi sembra che a pochi chilometri da qui ci sia una situazione ben più drammatica, con grandi tendopoli e paesi che quasi non ci sono più. Ma non se ne parla più di tanto: a me è bastato leggere gli occhi di colleghi di Poggio, di San Carlo, di Scortichino per definirmi un privilegiato.
Intanto, in mattinata vado a comperare il Parmigiano terremotato: in breve, il Consorzio ha recuperato decine di migliaia di forme crollate dalle scaffalature e quindi ammaccate  -ne ha scritto anche Petrini su "Repubblica" mercoledi- che vengono vendute a prezzo "politico": per avere subito in cassa soldi freschi, e ricominciare quindi, sin da subito, a fare qualcosa per le aziende produttrici [e filiera ad esse collegata]. C'è la possibilita di comperare forme intere, ma anche tagli da un paio di chili, a prezzo prefissato per evitare distorsioni o speculazioni. Non è beneficenza o convenienza, mai come stavolta mi sembrano concetti lontani: la chiamerei una iniezione di fiducia. Quella di cui tutti abbiamo un po' bisogno, e non solo nelle zone del sisma.




27.5 - Aggiornamento.

Su un quotidiano locale c'è questa lettera/comunicato. Mi sembra un ottimo spunto di riflessione.

____________


Se  questo  è  il  terremoto

Ma in Rai, e a Roma, sanno che c’è stato il terremoto? Sanno cosa significa? Sanno che l’Emilia Romagna non è solo l’Emilia o solo la Romagna e oltre il Parmigiano Reggiano, che pure ci distingue nel mondo, c’è la manifattura o il comparto del biomedicale che trainano l’economia e rischiano di non ripartire?Come ufficio stampa della Confartigianato di Ferrara, sono stata contattata nei giorni scorsi dalla redazione della trasmissione di Rai Tre, Robinson, condotta da Luisella Costamagna. Mi è stato detto che la puntata di venerdì avrebbe dato spazio al terremoto con ospiti in studio e collegamenti esterni in diretta, da Ferrara appunto, nell’area adiacente al Castello estense. Mi è stata chiesta la disponibilità dell’associazione a partecipare, insieme anche ad alcuni imprenditori. Il mio ok è stato immediato, così come quello dei colleghi delle altre associazioni. E così, venerdì sera, i vertici di Confartigianato, Unindustria, Confcommercio, e alcuni sindaci e assessori del territorio si sono messi a disposizione.La faccio breve: la puntata non era evidentemente dedicata al terremoto, in studio si è parlato del successo del Movimento a 5 Stelle alle recenti elezioni amministrative, del microcredito, della legge elettorale, di Berlusconi. E ovviamente non sono mancate le battute di Antonio Cornacchione sul Bel Paese. I collegamenti con Ferrara sono stati due, tre con i saluti, per complessivi forse – e sono generosa – 10 minuti, distanziati oltre un’ora l’uno dall’altro. Gli ospiti – possono chiamarsi così in un simile frangente? –, peraltro in piedi, al freddo, come belle statuine, hanno cominciato a spazientirsi, alcuni ad andarsene. Confartigianato, rappresentata dal direttore Giuseppe Vancini e due imprenditori che hanno subito danni, è rimasta. Stessa cosa hanno fatto Unindustria, col direttore Roberto Bonora, e il sindaco di Poggio Renatico, Paolo Pavani. Gli altri no. Però dopo un po’, io che pure stavo dietro, sono sbottata con l’inviato, Flavio Soriga, che era in palese disagio ma probabilmente non aveva l’autonomia o la forza per dire in trasmissione che qui, a Ferrara, dove era lui, dove la terra trema da giorni, dove nel pomeriggio l’intera frazione di San Carlo era stata evacuata, la gente voleva parlare del terremoto. E se ne fregava bellamente di quel di tutto un po’ – non certo le nostre priorità immediate – di cui hanno trattato i big seduti in studio sollecitati da domande che nulla avevano a che fare con quanto si verifica qui, al Nord, e scusate l’ironia. Lì in piedi, per due ore, c’erano vertici delle associazioni e sindaci che avrebbero meglio impiegato il loro tempo a rispondere alle telefonate di imprenditori e cittadini che in questi giorni hanno bisogno di essere rassicurati. Sono rimasta sgomenta nel sentire che le poche parole dedicate al terremoto sono state di questo tenore, ‘Ci colleghiamo con Ferrara, terra di agricoltori e allevatori, dove sabato notte c’è stato il sisma, con 7 vittime, 4 delle quali in fabbrica’.
Scusate, ma è tutto qui? A chi ha organizzato la puntata chiedo se il terremoto è stato usato come riempitivo della trasmissione. Tutto questo fa riflettere.
E io, come giornalista, mi chiedo: come si fa a Torino o a Palermo a fare capire cosa è successo a Ferrara e nelle zone colpite, se la Rai, che prima e meglio degli altri dovrebbe fare informazione, tratta i terremotati come un’appendice dei mali dell’Italia? Persino le vittime – oggi i primi funerali – sono state trascurate, due parole e via. Forse in trasmissione hanno creduto che qui, venerdì, la vanità di apparire fosse superiore alla paura. Ma ribadisco, chi ha accettato la diretta lo ha fatto per poter dare un contributo concreto, anche di richieste al Governo, nella piena responsabilità del proprio ruolo. Ed è vero che alla fine, il povero inviato, è riuscito a dare la parola a chi di dovere per dire queste cose. Ma è stato alla fine, è stato per sfinimento, ed è stato ridicolo. Il collegamento si è rivelato una farsa che non ha reso onore a nessuno, neppure a chi ha perso la vita. Però come cittadina, come giornalista, come elettrice, mi preoccupa quanto si è verificato venerdì. Perché se questo è lo spaccato dell’interesse esistente per quanto è successo allora la situazione è drammatica, prima che economicamente moralmente. Il rischio (volontario?) è che si dimentichi che qui ci sono famiglie distrutte per la perdita dei propri congiunti, la gente è stata sfollata, l’arte ha subito danni, gli imprenditori hanno bisogno di risorse dallo Stato per ricominciare. Che qui servono soldi, non come ossigeno, ma come salvezza. E a chi, in studio, ha presentato l’Emilia Romagna come terra di agricoltori e allevatori, ricordo che c’è tanto altro. Qui la mattina non si mungono solo le vacche prima di andare al lavoro, qui c’è gente che piange famigliari e amici che non ci sono più, che ha le mani nere perché sta spostando i cocci dei muri crollati delle proprie case e aziende, ci sono i funzionari delle associazioni che vanno in ufficio con l’angoscia nel cuore per i loro imprenditori, ci sono sindaci e amministratori che vorrebbero non dovere passeggiare per i container per confortare le famiglie sfollate. Sarebbe stato bello che a Robinson ne avessero parlato. Oppure, non ne avessero parlato affatto, non ci avessero fatto credere che c’era interesse per l’Emilia piegata. Perché quello di venerdì, è stato un pessimo servizio. Un servizio credo costato qualcosa per la trasferta di inviato e operatori e macchinari. Oltre alla beffa, lo spreco.
Camilla Ghedini         

29 commenti:

  1. Carissimo fammi sapere se ci sono altre aziende che vendono il parmigiano caduto. I GAS di Roma sono interessati ad acquistarne !


    ele

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ele, ti ho pubblicato la mail che mi ha girato Coldiretti. Pare che l'iniziativa abbia diversi referenti, dato che il Parmigiano ha diversi centri di conservazione. Pubblicherò altri indirizzi, dato che sono tutti abbastanza presi d'assedio. Tra l'altro, pare che la decisione di fare pezzature da 1 kg sia proprio finalizzata ad evitare speculazioni: ma se li contattate come GAS, sicuramente troverete un accordo.

      Elimina
  2. Per le comunicazioni è molto meglio leggere internet, e anche facebook, e te e altri amici che riportano la realtà, e non fidarsi dei vari "giornalisti" che debbono solo fare il pezzo, e non un servizio alla comunità.
    Ti siamo vicini.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti, Eleonora: e questo non vale solo in questa vicenda, purtroppo.
      E non a caso stanno provando, in varie maniere, a imbrigliare l'informazione via web. Nessuno disturbil il manovratore....

      Elimina
  3. Ciao Max,
    Sono felice di leggerti e ti ringrazio per quello che ci dici. Io non ho dubbi, i mass media classici ormai sono inattendibili. Hanno il potere di distorcere la realtà, fiduciosi nella vecchia ed illusoria frase detta dai nostri nonni a testimonianza di una veritiera informazione: < l'ha detto la radio(leggi anche:il giornale o la televisione>. Ora è solo deviante sciacallaggio ai fini esclusivamente economici.
    Ho già detto ai miei figli di comprare lo sfortunato e delizioso formaggio e conservarlo sottovuoto, come faccio sempre, rimane sempre buonissimo per mesi e mesi. Anzi lo dico anche agli scettici, lo si può confezionare in piccole porzioni a seconda del consumo medio settimanale e tenerlo in luogo fresco.
    Se questo può aiutare, perchè non farlo. E' una trovata intelligente e ammirevole da parte di gente abituata ad usare la testa senza aspettare la manna dal cielo.
    Un abbraccio a te e un pensiero alla tua gente.
    Vi auguro di non sentire più la terra tremare e di riprendervi presto.
    Con affetto
    Cle

    RispondiElimina
  4. Ciao Max,
    sono lieta di leggerti, e sapere direttamente da te come vanno veramente i fatti. Ormai i media tradizionali sono inattendibili, molto spesso è solo allarmismo e sciacallaggio mediatico.
    Ho già detto ai miei figli di comprarmi un bel po' del delizioso sfortunato parmigiano. Me ne porto giù sempre una buona scorta, uso anche regalarlo ai miei amici, ma comunque messo sottovuoto è buonissimo e si mantiene inalterato per mesi.
    Apprezzo moltissimo questa iniziativa, parte da gente dignitosa che usa sempre la testa e sa organizzarsi senza aspettare la manna dal cielo.
    Un caro abbraccio a te ed ai tuoi cari con l'augurio che non sentiate più la terra tremare.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cle carissima, infatti guardando i tg, anche quelli "all news", non vedi che chiese, monumenti, spettacolarizzazioni e drammatizzazioni: meno, molto meno le persone, trattate se non come numeri.

      Sulla conservabilità del PR, nessun dubbio: e sull'efficacia dell'iniziativa la cosa bella è che non si tratta solo di una risposta emotiva, ma della voglia di FARE. Non male, anzi.

      Elimina
  5. Risposta flash per NB:

    Email appena ricevuta dalla Coldiretti Ferrara:


    RICHIESTE

    Le richieste di prenotazione possono essere fatte in due modi:

    -inviando una mail a filieracorta@arci.it per le richieste di singole persone o famiglie da giovedì 7 giugno 2012;

    -contattando direttamente l’azienda biologica Casumaro il cui personale si trova ora al Caseificio Sociale La Cappelletta a San Possidonio per le richieste di gruppi di persone provenienti da aziende, enti o associazioni ai seguenti recapiti:

    Tel./Fax 0535 39084

    Non rispondono più a mail e al cellulare perchè non riescono a gestire le informazioni

    L'azienda Casumaro ci dice che non è più in grado di rispondere al cellulare o alle mail. Quindi vi preghiamo di contattare il Caseificio Sociale La Cappelletta 0535 39084

    Innanzitutto, l’azienda ci ha fatto sapere che la distribuzione può avvenire entro 20-30 giorni senza che il formaggio abbia dei problemi, quindi non c’è fretta e possiamo organizzarci al meglio. La scadenza del 24 maggio circolata in alcune mail, pertanto, non è corretta.

    I prodotti che possono essere prenotati sono i seguenti:

    - 14 mesi € 11,5 al kg in pezzi da 500gr. o 1kg sottovuoto;

    - 27 mesi € 13,00 al kg in pezzi da 500gr. o 1kg sottovuoto;

    - crema spalmabile €11,00 al kg in confezioni da 250gr

    L’azienda ci ha detto che al momento non riesce a raggiungere le forme da 27 mesi, quindi, stanno evadendo prima gli ordini relativi ai 14 mesi. Per le consegne dei 27 mesi si dovrà aspettare, vi daremo comunicazione non appena possibile.

    RispondiElimina
  6. Come Eleonora, mi viene da pensare che se non avessimo questi spazi web non sapremmo quasi nulla. Siamo isole, Max, ciascuno sulla propria e con la propria piccola disperazione.
    Ma, qualcosa possiamo fare, oltre ad essere infomati meglio, grazie al web.
    Userò la tua mail per il mio ufficio, vedo se riusciamo a fare un ordine come gruppo di persone.
    Intanto un abbraccio e coraggio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Linda, se vi muovete come CRAL d'ufficio non dovrebbero esserci problemi: al limite, per grossi quantitativi, si potrebbe pure fare la spedizione tramite corriere, tanto la spesa verrebbe comunque ammortizzata. Mi diceva ieri un conoscente "coldiretto" che una nota associazione ne ha prenotato 10 forme intere (ogni forma è sui 39/40 kg.)

      Abbraccio ricambiatissimo!

      Elimina
  7. Caro Massimo, che dire? Di Robinson ho visto due minuti di una puntata. Speriamo lo chiudano. A voi, ferraresi e modenesi, un grande abbraccio. Passerà anche questa. Mi propongo un giro a Ferrara, appena passata l'emergenza. Quella dei capannoni rossi è fenomenale; io una spiegazione la proporrò.
    Un abbraccio anche a te, il più affettuoso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Paolo, QUI l'articolo che i destroidi ferraresi citano come fosse una Sacra Scrittura. Non riesco purtroppo a scannerizzare alcune parafrasi fatte proprie da alcuni rappresentanti indigeni sulla stampa locale, salvo rare ed apprezzate eccezioni. Persino lo scanner li vomita....

      Elimina
  8. Mi dispiace sentirti così caro Max. Immagino che dopo quello che è successo subentri una sorta di depressione, anche se il fatto non ci ha toccato direttamente. Però ci fa riflettere su quanto siamo tutti esposti.
    Quella del parmigiano mi sembra una bellissima iniziativa, con calma leggerò i commenti con le informazioni.
    Ti abbraccio!

    RispondiElimina
  9. Che sconforto e dire che ancora siete nel mezzo dell'emergenza. Nn c'è comunità, nn c'è coesione sociale, nemmeno in momenti drammatici come questi, che toccano alcuni ma potrebbero toccare anche altri.

    p.s leggevo proprio oggi del parmigiano, contatto quanti più posso e vediamo cosa riusciamo a fare. Copio le informazioni

    Un abbraccio, grandissimo.

    RispondiElimina
  10. Diffondo volentieri questa mail per chi fosse interessato
    Per loro si tratta di recuperare almeno i costi di produzione e ripartire...

    -----------------------------------

    Il terremoto si è divertito a giocare a domino con le forme che stavano tranquillamente a sonnecchiare sulle scalere di stagionatura.

    Per darvi un'idea . . . http://multimedia.quotidiano.net/?tipo=photo&media=35968
    Ma siccome è parte della nostra natura non arrenderci, della serie "barcollo ma non mollo", stiamo già lavorando per ripristinare il magazzino.

    Il primo passo è quello di recuperare il Parmigiano Reggiano.
    E mangiarlo, perche', anche se un po' ammaccato, è comunque buono ...

    Al momento c'è questa iniziativa :

    "Acquisto Parmigiano “terremotato”



    Materiale attualmente disponibile (recuperato dal crollo scalere causa terremoto) :

    Parmigiano Reggiano stag. 18 mesi

    - Forma intera (c.a 37-39 Kg) : Eur. 10,00 Kg.

    - 1/8 di forma (c.a. 4,5-5,0 Kg) : Eur. 11,50 Kg.

    - 1 Kg,c.a. confezione sottovuoto : Eur. 12,50 Kg.


    Materiale da PRENOTARE via mail a terremoto@aziendacaretti.it indicando :

    nome cognome, telefono, e tipo/quantità di Parmigiano richiesto.
    Verrete richiamati appena pronto, per il ritiro da effettuarsi presso Spaccio Azienda Agricola Caretti,

    Via Zenerigolo 4/b, San Giovanni in Persiceto (BO), tel. 051 823198 .
    Ciao e grazie

    RispondiElimina
  11. Ciao Max, spero che oggi vada un po' meglio, ti chiedo scusa per non aver risposto a un tuo commento in un mio vecchiop post, l'ho visto solo oggi ed era nello spam..

    RispondiElimina
  12. Sui mass media concordo. Tra l'altro, non è stato solo Robinson, ma in generale anche i vari tg; a parte il primo giorno, già nei giorni successivi le notizie sul terremoto sono state relegate a metà tg e poi sempre più in fondo (un po' come successe per le alluvioni in Veneto l'anno scorso); forse perché in Emilia non siamo abbastanza "drammatici"? Eppure ci sono morti, paesi distrutti e settemila sfollati, per non parlare dei danni alle aziende e al sistema produttivo. Boh!
    Comunque, come già detto da altri, anche per me ormai l'unica vera informazione passa da internet (con la giusta cautela nel distinguere le varie bufale che corrono sul web) e questa è l'informazione che mi interessa soprattutto difendere dalla mano lunga di chi vorrebbe controllarla/censurarla.
    Il parmigiano terremotato l'ho comprato pure io. Resisti, Masso!

    RispondiElimina
  13. Ho appena sentito un'altra scossa fortissima e lunghissima... spero non abbia provocato nuovi danni fisici, almeno... la tensione e la paura purtroppo non finiscono ancora. Forza...

    RispondiElimina
  14. Un abbraccione fortissimo caro Max.
    Impossibile non pèensarti e non pensarvi, voi tutti della zona.
    Stamattina, la scossa si è sentita forte e lunga anche qui, così non so immaginare voi (tu) come possiate vivere questi giorni in mezzo alla desolazione e con continue scosse che mettono ansia e paura e certo non aiutano a riprendere una vita normale cercando di trovare in sé la forza di andare avanti.
    La lettera che pubblichi è terribile: mi chiedo che razza di idea del mondo abbiano questi giornalisti televisivi, che razza di sentimenti coltivino per riuscire ad essere così cinici di fronte a eventi che sconvolgono la vita delle persone.
    Stamattina, lo confesso, ho avuto paura anch'io.
    Ed è una strana sensazione, capire che questo terremoto che non finisce mai colpisce in pratica tutto il paese e, a parte sparare titoloni e cazzate di varia natura, non scuote il senso di responsabilità di chi questo paese pretende di guidarlo a suon di crisi ritenute "propedeutiche" al cambiamento.

    Un cambiamento vuoto di senso perché vuoto di anima.
    Coraggio amico mio, sii forte e abbi cura di te e dei tuoi cari.

    RispondiElimina
  15. MAssimo, dacci (tue) notizie...

    RispondiElimina
  16. Mi associo a Linda, vi pensiamo.

    RispondiElimina
  17. Ragazzi, che botta! Siamo stati evacuati dall'ufficio. Ambulanze in giro, volti terorizzati, traffico bloccato da chi è corso a prendere i figli da scuola, Il caos: crolli non clamorosi, ma ci sono. Comunicazioni impossibili, cellulari intasati ed inutilizzabili, panico ed esasperazione.

    RispondiElimina
  18. Ti sono molto vicino.
    Non ripeto quello che ho scritto negli altri tentativi di commento, ma faccio mio tutto quello che dice Ross.
    Vi abbraccio tutti con tanto affetto ...
    CORAGGIO e TANTA FORZA, CARI AMICI! !!

    RispondiElimina
  19. Anch'io ho pensato subito a te, anche questa mattina. Ti sono vicina, so che è durissimo, ma coraggio, coraggio, supereremo anche questo.
    Tanto affetto, ciao.

    RispondiElimina
  20. avevo avuto notizia della vendita del Parmigiano dai blog degli amici gastrosofi ed ho debitamente diffuso l'appello.
    sono ammirata dalla capacità e dalla voglia di rimettersi subito in piedi: voglia che è oggi costata cara ad altri lavoratori, presenti nelle aziende per ricominciare a lavorare e che sono finiti sotto altri crolli.
    fatti coraggio, e con te, tutti i tuoi conterranei, fregatene dei corvi, ci sono sempre stati e ci saranno sempre, cerca, cerchiamo di dare voce alla speranza ed all'orgoglio.
    ti abbraccio.

    RispondiElimina
  21. Caro Massimo, sei nei miei pensieri, caro amico. Ho sbirciato l'articolo di quei avvoltoi che chiami elegantemente i destrorsi ferraresi. Non c'è limite alla stronzità di questa gente, che non ha nemmeno il sigillo della grandezza; è proprio merdetta. Sono le cose, che, facendomi incazzare, mi spingono all'impegno politico...

    RispondiElimina
  22. coraggio !
    non pieghiamo la testa !

    un abbraccio.

    RispondiElimina