19.6.12

Time passages


“Posso chiederle un favore? Mi prende un tea alla pesca giù alle macchinette?”
Doretta.
Già, “la” Doretta, con quel vizio tutto nostrano di far precedere i nomi proprii femminili dall’articolo. Suona strano, rivederla là, dopo tanti anni, nel suo lettino d’ospedale. E pensare che quarant’anni fa era la cassiera del cinema dove il film era solo una delle attrazioni: perché, inutile nasconderlo, una di sicuro era lei. Avrà avuto, all’epoca, una trentina d’anni: bionda, minuta, ma molto ben proporzionata. Con le sue microgonne che suscitavano più che ammirazione, per noi giovani virgulti allora in piena tempesta ormonale e, come mai più, sensibili alle “giovani emozioni”. Una tipa alla Kylie Minogue, per capirci, anche se all’epoca non potevamo saperlo e neppure immaginarlo. Una sera l’avevamo anche aspettata, dopo la chiusura: tutti e quattro, noi inseparabili, quelli che si credevano moschettieri ma erano solo giovani allocchi. Quando poi la vedemmo salire su una Alfa sportiva, guidata da uno che puzzava di soldi a metri di distanza, fu un sottile sentimento di dolore, appena appena mitigato dalla visione celestiale dell’attimo tra il suo accomodarsi sul sedile e la chiusura della portiera.
E adesso è lì, sola, nessuno che la venga a trovare: quando la terapia glielo consentiva, i primi giorni, si allungava fino alla terrazzina del piano per fumarsi una sigaretta, ma negli ultimi giorni devono averci picchiato duro, coi sedativi.
Però….però il fascino rimane: anche a settant’anni lo sguardo, quegli occhi grandi e gli zigomi sporgenti portano i segni dell’antico splendore. Forse si è rimpicciolita, e mi viene da sorridere a ripensare a quel film di Troisi dove lui elabora una sua teoria secondo cui con gli anni certe ragazze “si fanno piccirille piccirille, quasi comm’ i criature”. Si, decisamente glielo farò, il favore: è un minimo ricambiare quello che, inconsapevolmente, lei fece anni fa a noi giovani allocchi.

38 commenti:

  1. pensieri teneri, i tuoi.

    mi hai fatto pensare ad un film di pupi avati...
    e un pò alla gradisca...:-)))

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    1. Eleonora, in effetti in certi film di Avati mi ci ritrovo, per certe cose (ad esempio, quel piccolo gioiellino che è "Impiegati" raccontava certe dinamiche dei posti di lavoro al netto delle ideologie ed in modo efficace). Del resto, forse noi piccola gente di provincia ha dei percorsi obbligati....

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  2. Una persona sola all'ospedale mi fa una tristezza incredibile, è proprio quando si è così disarmati che non si dovrebbe restare soli.

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    1. Infatti, Pyperita: pensa poi quando una è stata così corteggiata in vita sua, ed adesso si ritrova a dover chiedere un favore ad uno sconosciuto....la caducità della bellezza, verrebbe da dire: ma la tristezza, al di là del ricordo, è particolarmente intensa anche per me, mi dispiace non essere riuscito ad esprimerla nel post.

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  3. Posso immaginare che a te la Doretta susciti tutt'altri ricordi, a me pensare a una vecchina sola in un letto d'ospedale mi fa molta tristezza. Ma è così che va la vita. Chissà se lei ha mai saputo di essere stata l'attrazione principale del cinema.

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    1. BEh, Maude, lei era di sicuro consapevole di esercitare un certo fascino, era una a cui piaceva piacere. Certo che, se poi il prezzo da pagare è questa solitudine, c'è da chiedersi se ne valesse davvero la pena.

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  4. Bentornato, caro Max.
    Doretta è un film, o forse un romanzo.
    Di quelli che ogni vita potrebbe raccontare.
    Però - come chiede Maude Chardin - magari le fa piacere se glielo dici, che era la vostra Kylie Minogue.
    Magari nemmeno sa chi sia, però credo che niente possa far piacere a una persona anziana sapersi ricordata anche per ciò che ha ispirato in qualche giovane mente quando nemmeno forse vi vedeva.
    Scommetto che le strapperesti un sorriso di gioia...
    Un carissimo saluto.

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    1. Ross, ci avevo pensato, a farle la domanda diretta, a chiederle (retoricamente) se fosse "quella" cassiera. Speravo nella complicità di incontrarla sulla terrazzina a fumare, ma al momento gli oppiacei stanno prevalendo. Poi magari avrei fatto una delle mie storiche gaffes, dicendole che "era" tanto bella.....Vedremo nei prossimi giorni....

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  5. Mi piace leggere le storie scritte dal grande cuore di Max. Perché ha sempre un occhio attento alle fragilità, che racconta e dipinge con un pizzico di disincanto, ma con rara e tenera delicatezza.

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    1. Linda...mi hai fatto ricordare un proverbio giapponese che suona, più o meno, "ogni anatra riconosce l'acqua del proprio lago"... :)

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  6. Rieccoti con la tua grande anima rimasta intatta nonostante tutto, a regalarci quel tipo di tuoi post che amo di più! Se mia nonna ci fosse ancora, le racconterei questa storia... e so come sorriderebbe socchiudendo gli occhi, pensando alla nostra "Doretta", che si chiamava Olga, una donna che era un po' il mio idolo per il suo savoir faire, il modo in cui era corteggiata da tutti, però anche lei, spenta la giovinezza e la bellezza, ha avuto una vecchiaia e poi una morte molto solitaria, l'unica amica era appunto mia nonna. Anch'io leggendo il post ho pensato che sarebbe un soggetto perfetto per un film di Avati o di Scola. E' che i bei film copiano la vita, che è così: ti regala storie ed emozioni quasi ogni giorno, a patto di saperle cogliere. E tu ci riesci benissimo... e anche per questo tuo sguardo io ti voglio bene!

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    1. Ilaria, "i bei film copiano la vita": hai ragione da vendere. Tu hai citato due registi che mi hanno sempre colpito per la loro sensibilità nel raccontare storie viste dal lato delle persone, e non degli accadimenti in sè. C'è uno dei film che avrei voluto dirigere, di Scola, che è "Una giornata particolare" che metto di diritto nei migliori dieci di sempre, proprio per lo studio sui sentimenti reso magistralmente attraverso gli attori (a mio povero giudizio, uno dei migliori Mastroianni di sempre). Il paragone mi onora, mi imbarazza fino allo stordimento, mentre arrossisco ai confini del bordaeu.

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  7. Give me five!
    E' proprio un bel flash back, molto intimo e nostalgico.
    Non ti sei fatto prendere la mano dalla curiosità o dal protagonismo come accade spesso in questi casi. Molto spesso anch'io mi imbatto in persone che hanno avuto una bellezza o un ruolo eccellente, ma che col tempo "quel" loro fascino è andato via, svanito nel nulla. In un attimo mi ritorna la loro "presenza", la loro avvenenza ma so che non devo fare nessuna allusione al loro passato. Se lo sono conquistato vivendo un tempo e una quotidianità che ci fa raggiungere una dimensione umana di grande rispetto che si chiama maturità della vecchiaia. Penso che la sua avvenente giovinezza così prorompente ed affascinante, non fosse diretta alla conquista di giovinetti, magari non lo aveva mai pensato, e non le avrebbe fatto nemmeno piacere saperlo ora ad una età in cui c'è solo il mito di un ricordo di quanto belli si era un tempo.
    Un abbraccio ...and.... let's smile!

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    1. Five, oh yeah!!! :)

      Si, in effetti è così: nè curiosità nè protagonismo, perchè a volte è si tropo facile caderne vittime e farsi così del male. Io poi, nel mio privato, non sono di quelli che va a chiedere in stile interrogatorio di polizia, lascio che i miei interlocutori si esprimano e si raccontino in libertà, sapendo di trovare in me un confessore che non dà giudizi ma al massimo consigli, e che sa ascoltare. Insomma, ci tengo un po' a mantenermi, diciamo così, affidabile, ecco.
      Eh si, un sorriso è sempre un'ottima medicina. Come un abbraccio [ricambiatissimo].

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  8. Ma che bella immagine!
    Sembra quasi di vedere la scena di un film: la cassiera al suo posto, i ragazzotti in fila più per vedere lei che il film, il cinema fumoso e ovattato.
    De Sica l'avrebbe fatta rivivere splendidamente!
    Il finale è amaro, purtroppo va così.
    Bello il tuo stile, tornerò presto

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    1. Keiko, intanto un grazie per la visita ed il commento, che mi ha rilanciato un'altra immagine fatalmente legata al passato, quando nei cinema si fumava. Che, credo, sia stato un passaggio di formazione per molti miei coetanei (soprattutto quelli che andavano al cinema senza le fidanzate....). Ti ringrazio anche per l'apprezzamento nei miei confronti, e ogni volta che tornerai sarà davvero un piacere.

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  9. E' un racconto tenerissimo, commovente. Post molto bello, grazie. :)

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    1. Grazie a te, Gatta, per aver apprezzato :)

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  10. più che la tristezza ha prevalso la capacità tutta emiliana di accettare la vita positivamente e saper trovare sempre il bello ed il buono... espresso da tutti i films ed anche dalle vostre vicissitudini...forse sarà la natura dolce della vostra campagna o un carattere atavico, antico... ma siete davvero speciali.

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    1. Eleonora, penso che molto dipenda dal fatto che, nonostante il passare degli anni, sia rimasta, di fondo, una certa cultura contadina: specie nella mia cittadella, dove, per dire, anche l'apertura di una parafarmacia sembra opera del Maligno e diventa fatto di cronaca a cinque colonne.... :)

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  11. Spesso proprio le donne belle sono quelle che rimangono più sole...tutti le vogliono, ma poi temono di perderle, di essere rifiutati, e le stesse donne non riescono a decidersi, tra tanti corteggiatori. Poi passano gli anni, sfumano le opportunità, e rimangono sole...vecchiaia e solitudine si sposano con tristezza e malinconia. Un'animo sensibile come il tuo non può che rimanere colpito ed intenerirsi di fronte all'immagine di questa donna porta alla mente ricordi di gioventù. Aiutala, se puoi, e ne ricaverete entrambi grande felicità.

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    1. Kate, può essere, certo: soprattutto quando si vive in una società che rende la gioventù obbligatoria, a livello estetico, ma anche concettuale, visto che hanno deciso che si può lavorare produttivamente fino a 67 anni... (questa cosa non la digerisco: io che aspettavo con ansia i 60 per ritirarmi e fare un corso da chef...)

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    2. Non parlarmi di pensione...Gli anni si allungano sempre più e non so se potrò farcela a continuare a suonare, cantare e preparare spettacoli con una banda di ragazzini armati di strumenti musicali fino a 67 anni.Mi sa che morirò con il piffero in mano...

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    3. Si, insomma, una specie di "Buena (s)vista social club" in salsa mediterranea......

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  12. non sai max, quanto sia divertente per noi cittadini intensivi scorrere quei giornali con quelle notizie così "circoscritte" !!! divertente e che ti dà maggior misura del vivere...perchè in una grande città è tutto così lontano e sperduto e fuori dal tuo controllo che le cose che accadono sembrano irreali, e talvolta anche la tua stessa vita sembra esserlo.. perchè è difficile che sappiano di te anche gli amici più cari.

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    1. Infatti, Eleonora, io mi diverto -quando ho tempo- a curiosare sulle pagine web dei giornali locali, dove c'è un mondo che neppure nelle migliori commedie all'italiana...
      [l'ultima è un'intervista a quel tipo calabro beccato in autostrada col carro funebre senza assicurazione: altro che cinema...]

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  13. La cosa più bella che traspare dal tuo scrivere è l'amore per le donne. Amore fatto anchew di sana ammirazione per la bellezza.
    Esclusa (credo) la signorina de "La Crisi". : )

    Baci!

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    1. Simo, mi confondi...in effetti, non ho mai considerato voi donne come macelleria o involucri, pur apprezzando il bello. Che è nullo se non accompagnato da un "quid" che, per brevità, chiamerei fascino. Per spiegarmi, uso un esempio: al di là del fatto che potrebbe essere mia figlia, Scarlett Johansson è una ragazza molto bella, ma non mi dice null'altro. Mentre da anni coltivo una insana ammirazione per Juliette Binoche, per dire....

      La signorina de "La crisi", dici? Beh, se è una stronzetta, mi meraviglio di non esserci cascato fino ad ora.... :)

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    2. Un mio caro amico, pure lui di gusti raffinati (oltre alla Binoche ama Audrey Tatou e Ines De La Fréssange...) dice che La Scarlett è "Semplicemente una bocca", cioè una magnifica donna che però colpisce per uno o più particolari fisici.

      D'altra parte nemmeno io amo i bellocci: continuo a sperare che Russel Crowe, che oramai stazzerà oltre i 100, passi di qua e mi porti con sè a Sidney.

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    3. Simo, potrei essere anche del tutto concorde col tuo amico: evidentemente abbiamo gusti differenti da quelli imperanti [qui in ufficio da me si "contendono" le varie papi-girl, per dire....un collega più giovane ha persino scritto sul sito di Sara Tommasi con la scusa di approfondire il signoraggio, e lo stiamo sbertucciando per questo].

      Sulla tua fuga a Sidney con RC, credo di ricordarne i motivi...[anche lì, hai una concorrente in meno, da quando sul desktop della mia collega A. è stato sostituito da Orlando Bloom]

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    4. Il tuo collega farebbe miglior figura a twittare con qualche onosta professionista qualunque; non so perchè, cioè... LO SO il perchè, ma quella ragazza mi fa orrore.
      Quanto a Russel, oramai pare essersi mangiato il mio ex fidanzato, proprio in senso lato, anche perchè nel frattempo il suddetto ex si è di molto rinsecchito. Ma quegli occhi... eh sì Massi caro, decisamente... è un sacco d'anni che ci conosciamo! :)

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  14. c'è da parte tua, oltre al ricordo, un malinconico rispetto che mi ha fatto ricordare alcune parole de "il pensionato" di guccini.

    "io ascolto e non capisco e tutto attorno mi stupisce
    la vita, com'è fatta e come uno la gestisce
    e i mille modi e i tempi, poi le possibilità,
    le scelte, i cambiamenti, il fato, le necessità
    e ancora mi domando se sia stato mai felice,
    se un dubbio l' ebbe mai, se solo oggi si assopisce,
    se un dubbio l' abbia avuto poche volte oppure spesso,
    se è stato sufficiente sopravvivere a se stesso... "

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    1. Elena, non ci avevo assolutamente pensato [e si che ho "adottato" Paolo Fabbri 43 tra i miei cento cd da portare sull'isola deserta]. Ci volevi tu per spalancare la finestra e fare entrare aria buona.

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  15. infatti....nel film Cosa piove dal cielo http://www.mymovies.it/film/2011/uncuentochino/, il protagonista passa buona parte del suo tempo libero appunto ritagliando, per anni, le notizie più assurde dalla cronaca dei giornali...finchè un giorno ..beh non racconto trame, per non rovinare la sorpresa..

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    1. Subito (ehm...relativamente...) ho preso nota del film, per tempi migliori (o quanto meno, di tempi disponibili...)

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  16. mmmh ... che profumo di Fellini!

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    1. Merci, Madame: solo che dovrei trovare un po' di tempo per la Rete (ha fatto più film lui che post io, il che vorrà pur dire qualcosa...)

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