14.4.15

Palabras andantes

Le pulci sognano di comprarsi un cane 
e i nessuno sognano di non essere più poveri, 
che un giorno magico piova all'improvviso la fortuna, 
che piova a catinelle la fortuna; 
ma la fortuna non piove né oggi, né domani, né mai,
né come pioggerella cade dal cielo la fortuna, 
per quanto i nessuno la invochino
e benché pruda loro la mano sinistra, 
o scendano dal letto col piede destro, 
o comincino l'anno cambiando la scopa.
I nessuno: i figli di nessuno, i padroni di niente,
che non sono, nonostante siano.
I nessuno: i niente, gli annientati, affamati, morendo la vita, fottuti, fottutissimi:
Che non parlano lingue, ma dialetti.
Che non professano religioni, ma superstizioni.
Che non fanno arte, ma artigianato.
Che non praticano cultura, ma folclore.
Che non sono esseri umani, ma risorse umane.
Che non hanno viso, ma braccia.
Che non hanno nome, ma un numero.
Che non figurano nella storia universale, ma nella cronaca nera della stampa locale.
I nessuno che costano meno della pallottola che li uccide.

[Eduardo Galeano, 3.9.1940-13.4.2015]



5 commenti:

  1. Quanto ho amato (e quanto amo) questo libro di Galeano.
    E questa poesia, non è fra le migliori sintesi di tutto quel che c'è da dire e su cui diciamo milioni di parole senza dirne mezza che ne valga una?
    Ogni giorno che passa sento che tutto (tutto) è già stato detto.
    E il dirlo non produce alcun cambiamento, non fa differenza, non serve a niente.
    O forse, ricordando ancora Galeano, così come l'utopia, il saper serve a camminare.
    Ad andare avanti, anche senza speranze e anche senza più alcuna illusione.
    Camminare, un passo dopo l'altro, sapendo che ogni passo è pur sempre qualcosa...
    Grazie di averla postata.

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    1. Ross, cara, siamo dalle tue parti, "ricercare la bellezza nei libri". E maledire il fato perchè sai che non ce ne saranno più di nuovi, ad alimentare sogni, speranze, pensieri, anime, idee, a spingerti a camminare o a fermarti sapendo il perchè lo fai, od insegnandotelo se da solo non ci arrivi.
      Ieri, parlando con una collega tifosa (per motivi coniugali) di calcio, le raccontavo come EG ha fotografato Maradona: "Giocò, vinse, pisciò, fu sconfitto". A proposito di sintesi....

      Grazie a te per avere, come sempre, colto l'essenza.

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    2. Non ho resistito e l'ho riportata anche da me. Come un manifesto che si muove da un posto all'altro, sperando ricopra ogni muro di questa assurda invisibile (forse inutile) "piazza".

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    3. Venni, vidi e lasciai un altro "abbraccio".....

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    4. al quale rispondo ricambiando...

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