"Scusa, ma è questo il tram che va dai geometri?"
Lo guardo in faccia, mentre me lo chiede, dopo che l'autista è sceso a bersi un meritato caffè, ed alla partenza mancano ancora sette/otto minuti. Non voglio avere la presunzione di essere ritenuto affidabile da un ragazzo che avrà si e no 16 anni, ma tant'è.
"Si, certo, anzi se resti qui vai tranquillo perchè è anche la mia fermata".
Respiro di sollievo: neppure il fatto che ricominci a piovigginare sembra preoccuparlo. Con quella luce negli occhi, pare vivere su una nuvola.
"Una ragazza, immagino...": glielo dico, perchè riconosco certi segni. "Si, la mia ragazza...va a scuola geometri e le faccio una sorpresa...è la prima volta che la vado a prendere e lei non lo sa...".
Mi piace, questa idea di essere diventato in un secondo un confidente.
O un complice.
"Solo che anch'io non so di preciso dov'è...mi hanno detto di prendere il 4...": tranquillo, ragazzo, non devi giustificarti, non sono nè un professore nè il padre della ragazza, e certi stati di imbambolamento verso il mondo li ho conosciuti.
Tocca nervosamente il suo cellulare, inizia a scrivere qualcosa, poi rinuncia, poi ricomincia, poi rinuncia ancora. "Glielo scrivo che la vado a prendere? cosa dice?".
Qui caschi male, ragazzo. Perchè se c'è uno che è perennemente indeciso a tutto, quello sono io. Me ne esco con "segui l'istinto" che lo fa quasi sorridere.
"Posso chiederle una cosa? Lei che abita lì, c'è un posto per un panozzo o una pizza da spender poco?"
Sorrido io, adesso: perchè in effetti c'è una pizzeria al taglio, sempre che l'ufficio Igiene non l'abbia fatta chiudere, e non saprei se consigliarla come primo appuntamento. Ma si, sono ragazzi....
"Si, ce n'è una al trancio aperta anche a mezzogiorno, con dieci euro in due vi scappa anche il birrino o la coca".
"Si, ce n'è una al trancio aperta anche a mezzogiorno, con dieci euro in due vi scappa anche il birrino o la coca".
"Grazie, grazie...lei è proprio buono".
Boh.
In fin dei conti, mica gliele offro io, le pizzette.
In fin dei conti, mica gliele offro io, le pizzette.
Arriviamo alla fermata, lo incoraggio mentalmente con un "Forza, dai!" e facciamo un pezzo di strada insieme, proprio mentre, con tempismo da film, suona la campana. Allora rallento, adesso la voglio proprio vedere, questa principessina dei sogni di un ragazzo di campagna.
Chè non è vero quello che dicono, che la curiosità è femmina, anzi.
"Lucaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!": un sorriso che è un raggio di sole. Gli corre incontro, lo abbraccia, lui è quasi imbarazzato, ha capito di aver fatto colpo e, se mi ricordo bene "quei" tempi, ricordo che ci si resta anche un po' increduli. Parlottano, mano nella mano, lui indica me con un dito e mi grida un probabile "grazie!" che si perde tra vociare ed improbabili rombi di motorini.
In realtà, penso tra me e me che sono io a dover ringraziare un po' lui.
Come quelli che anni fa ti mandarono una cartolina che da qualche parte fa ancora da segnalibro in un vecchio volume.
Come quelli che anni fa ti mandarono una cartolina che da qualche parte fa ancora da segnalibro in un vecchio volume.
Che bello Max....
RispondiEliminaCommuove sempre uguale, l'amore...
Tu, poi, hai "la mano santa", nel raccontare queste cose.
Mi ci voleva il sorriso che mi si è stampato in faccia leggendoti...
Grazie (e vale da cartolina)
Il saperti sorridente mi riempie, empaticamente, di gioia, cara Ross.
EliminaSembrava di essere lì, che emozione caro Max.
RispondiEliminaPyperita, anche le tue parole mi emozionano.
EliminaChe magnifica storia!
RispondiEliminaHai portato un raggio di sole nella mia giornata uggiosa.
Dalle8, commenti come il tuo mi danno la forza di andare avanti, nonostante le intemperie informatiche. Grazie davvero!
Eliminache belli che sono i ragazzini innamorati!
RispondiEliminaCir, in effetti -al di là del mio ruolo marginale di umile narratore dei fatti- è stato davvero bello a vedersi.
Eliminatenerelli i pischelli!
RispondiEliminac'è una grande soddisfazione a fare da piccolo mentore ad un giovane che vuole diventare adulto.
Gatta, si, è vero. Ci aggiungo un fattore pesonale, quel (ri)vedere un po' della mia stessa timidezza. La cartolina, appunto.
Eliminammmh, anche con questo vestito nuovo mi vai sempre a finire nella monnezza ...
RispondiEliminae non credo si tratti di censura.
faresti bene a scrivere a Blogger e segnalare il problema.
(scusa l'O.T.)
Taci: non si può scrivere a nessuno, la mail di risposta è generata dal sistema e ti rimanda al forum di discussione dove le lamentele stanno a marcire. Ho provato anche a telefonare a Google Italia ma nessuno mi ha risposto. Alla faccia....
EliminaSara' immedesimazione o nostalgia, ma storie belle e tenere come questa mi ridanno la fiducia nei giovani e mi riscaldano il cuore.
RispondiEliminaBrava, Cle: "immedesimazione o nostalgia" è l'etichetta più appropriata per lo scenario che vi ho trasmesso. Rifacendomi al post precedente, una pianta di gelso.
Elimina:-)
Elimina... Felice Pasqua!!!
Ma anche a te e famiglia! ;-)
EliminaChe tenerezza :-) Tu sei stato un po' un angelo custode!
RispondiEliminaIlaria, più che altro l'Uomo Ombra.... ;-)
EliminaMe li guardo sempre con tenerezza, questi ragazzetti innamorati, che si baciano e si accarezzano per la strada. Perché credo che sia importante, per noi adulti, non dimenticare mai quel che siamo stati e quel che abbiamo fatto, prima di guardare con occhi severi tanta bella gioventù.
RispondiEliminaUn saluto, Max, e una felice Pasqua a te e la tua famiglia. :)
Linda, in un certo senso pure un po' di rimpianto per una età in cui tutto ha un sapore magico, e basta davvero poco per sentirsi in cima al mondo.
Elimina[auguri ricambiatissimi! ed in aggiunta un abbraccio forte forte]
Eh, bisogna proprio dire che sto Luchino ci ha fatto tornare un pò tutti indietro con gli anni... Il mio Luca si chiamava Adriano. Ah, che bei tempi! E come sono lontani, accidenti! Ma perchè passa così in fretta il tempo? Uffff!
RispondiEliminaCiao Masso. E tanti auguri di una Pasqua Serena.
Un abbraccio.
Cri
Romanticone ;-) Hai fatto bene a non dirgli che un giorno sarà meglio non fare sorprese.
RispondiElimina[auguri massimodalcieloazzurro]
Beh, Misti, dopo che per 365 giorni su 366 vedo masse di ragazze e ragazzi disumanizzati, poco più che prolunghe di smartphone ed mp3, trovarne uno così "vero" solletica una parte di umanità che credevo sepolta....
Elimina[auguroni anche a te!]
Ma come è bello questo post Max. Belli loro e tenero tu.
RispondiEliminaGrazie, Maude: ma il mio merito è stato solo quello di registrare i fatti. E ricordarne altri, di tanto tanto tempo fa.
EliminaQuesto racconto è tenerissimo. (Commento di servizio, scusa l'OT ma da me continui a finire nello spam...)
RispondiElimina[riguardo l'OT: sono semplicemente DISPERATO. Non so più cosa fare, credo che questa piattaforma sia la meno "socievole" del pianeta...]
EliminaTenerissimo, di riflesso (grazie ai due ragazzi; adesso devo aspettare la riapertura delle scuole per vederli, mi sa..
Si sente la tua malinconia.Prendo occasione per farti gli auguri di buone feste :)
RispondiEliminaEd io riesco a ricambiare solo oggi. Spero siano state buone, le tue. In Paris, acc....
EliminaAuguri !
RispondiEliminaMa grazieeeeeeeeee!! Ricambio in ritardo, ma ricambio.
EliminaLui si chiama Luca e ci fa sorridere. Innocenza e meraviglia, la loro, che riporta indietro il tempo di "qualche" anno e la nostra...esistono ancora ed è tutto esattamente come una volta! :)
RispondiEliminaBuona Pasquetta, ricambio la carezza e rilancio un bacio :)
Buongiorno, Missi. Beh, è bello ogni tanto ritrovare un timido raggio di sole....
Elimina[scusa anche tu il ritardo]
ri-passero' x il racconto ma per ora mi dici perchè dal tuo commento (da me) arrivo su WP? e il fiume?
RispondiEliminasheryngarbugliatassaie
Molto in breve: quando ho dovuto passare i contenuti di splinder, ero molto indeciso tra qui e WP, così ho aperto in entrambi. Adesso quello su WP fa da backup di questo, ma se continuano i malfunzionamenti (qui mi spamma i commenti che lascio in giro) mi sa che userò quello. Ero loggato di là quando sono passato a commentarti, ecco perchè hai trovato quei dati.
Elimina[scusa l'italiano zoppicante, ma sono inciampato ieri sera nell'orgoglio padano....]
L'ho riletto ancora e ancora, una tenerezza tale che se faccio l'esame del sangue, la glicemia è alle stelle, ma è di quelle che non creano danni, anzi, è quella che concilia con la vita normale di tutti i giorni ;-))
RispondiEliminaNotte buona Masso ;-))
Tina, infatti l'ho raccontato qui perchè in effetti speravo di comunicare l'aria dolcemente leggera dell'accaduto.
EliminaCiao e buona giornata.
Balzo indietro nel tempo: piazza Maggiore, io arrivo da via D'Azeglio, Federico da via Rizzoli.
RispondiEliminaC'è il sole, un tenero sole autunnale. Lui ha un cappottone spigato che se un ragazzo lo indossasse oggi verrebbe linciato dalle coetanee o scartato come una cacca di cane.
Io ho un cappottino scozzese, roba che adesso nemmeno una bimba delle materne.
Ci sorridiamo e ci abbracciamo. Ci incamminiamo verso Lazzarini, in via Clavature, mozzarella in carrozza e cocacola.
Quella era felicità.
Simo, mi hai messo i brividi...certi luoghi sono (stati) anche un po' i miei...mi ricordo quando per far colpo portavo le ragazze a far colazione da Calderoni (che allora era con la C maiuscola....) in via Indipendenza...bei tempi...
RispondiElimina